Riceviamo e pubblichiamo da parte del consigliere comunale Mirco Moscatelli, capogruppo Futuro al centro, Diego serafini Italia Viva e Concetta Goffredo, coordinatrice Sinistra Unita Fivizzano:
Nell’ultima variazione di bilancio approvata dalla Giunta della Regione Toscana è prevista la realizzazione della Variante di Gragnola per un finanziamento di 6,2 milioni di euro. Verrà così completato il tracciato che, partendo dalla piazzola vicina alla galleria della variante di Santa Chiara, condurrà al cimitero di Gragnola e, quindi, al tratto esistente fino a Piandimolino.
Con questa opera sarà detta la parole fine ad un progetto di viabilità di vitale importanza per la Valle del Lucido, ma non solo. La notizia data alla stampa da rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Fivizzano parla di risultato storico, frutto del sostegno del presidente Eugenio Giani, a cui va ogni ringraziamento, come a chi ha lavorato per ottenerlo, perché consentirà di portare a conclusione un’opera complessa, che ha richiesto ingenti risorse, tempi burocratici lunghi, soluzioni tecniche non sempre da tutti condivise, dure opposizioni anche a lavori in corso, poi magari rientrate, una volta conclusi.
Tanti anni sono trascorsi da quando, negli anni Ottanta, cittadini ed amministratori richiamavano l’attenzione sulla necessità, anche per motivi di sicurezza, di una viabilità alternativa a quella esistente. Per fare un po’ di cronistoria amministrativa si può ricordare che, nella prima metà degli Ottanta, fu il sindaco Boiardi ad inserire un tracciato di variante nello strumento urbanistico, mentre nella seconda di quel decennio fu realizzato il ponte di Piandimolino dal sindaco Giancarlo Fanfani, grazie al lavoro svolto dagli assessori del territorio Fabiani Andreino ed Enzo Cecchini.
Fu, poi, l’Amministrazione provinciale presieduta da Franco Gussoni, con Cosci assessore ai lavori pubblici, a realizzare l’attuale tracciato dal ponte di Pian di Molino al campo sportivo di Gragnola. Nel 2013 il progetto di variante della strada regionale 445 venne approvato e appaltato dalla Giunta Rossetti grazie al contributo dell’assessore Marcelli. L’opera denominata Variante di Gassano venne realizzata dall’Amministrazione provinciale del presidente Angeli, senza la quale oggi sarebbe impossibile parlare della variante di Gragnola.
Fondamentale, per la variante in questione, è stato, infine, il protocollo del 17 febbraio 2015, firmato da Regione (era presidente Rossi, assessore ai Lavori Pubblici Ceccarelli, erano consiglieri Loris Rossetti e Paolo Marini, assessore ai Lavori pubblici di Fivizzano Mirco Moscatelli), Provincia, Comune, che assegnava a ciascuna Istituzione il compito per portare a termine la variante di Gragnola. Il Comune di Fivizzano aveva in quel protocollo il compito della progettazione, poi realizzata dal sindaco Paolo Grassi.
Insomma, un susseguirsi di interventi, di finanziamenti, di progettazioni, di impegno personale di amministratori comunali, provinciali, regionali di ogni appartenenza politica, fatto di atti concreti, non di parole. Per concludere questa lunga e complessa storia, ora occorre che venga percorso in fretta tutto l’iter burocratico necessario per mettere in azione le ruspe.
Solo quando si vedranno all’opera si potrà dare spazio alle celebrazioni.