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Spacciatore barricato nel “fortino” scoperto a Carrara

L’anno scorso l’indagine dei Carabinieri di Carrara, al comando del Maggiore Cristiano Marella, era partita dalle segnalazioni dei residenti, stanchi di assistere al via vai di tossicodipendenti che a tutte le ore del giorno percorrevano la strada di fianco al torrente Bagnone, per raggiungere un casolare all’epoca abitato da un pregiudicato magrebino che aveva monopolizzato il traffico di cocaina in tutta la zona di Via Melara e Pontecimato, anche se molto clienti arrivavano da più lontano. A distanza di un anno, la musica non è cambiata, infatti quel casolare circondato da vitigni, campi incolti e boscaglia, è tornato ad essere al centro delle lamentele degli abitanti della zona, che sono tornati in Caserma per chiedere ai militari dell’Arma di tornare a dare un’occhiata.

Ai Carabinieri del Nucleo Operativo è bastato qualche appostamento per capire che effettivamente quell’abitazione fatiscente che si trova in cima ad una salita molto ripida, era tornata ad essere un punto nevralgico dello spaccio di droga, occupato da un altro pusher sempre originario del Marocco, che utilizzava la massima prudenza per non essere scoperto. Il “nuovo” spacciatore, che evidentemente ha seguito lo stesso copione di chi lo aveva preceduto, da quella posizione riusciva a dominare su tutta la zona e quindi poteva controllare con largo anticipo tutti gli arrivi, inoltre aveva sbarrato l’ingresso con una grossa catena e due lucchetti blindati, trasformando quell’abitazione in una specie di fortino, dove potersi “difendere” dalle eventuali incursioni delle Forze dell’Ordine.

Queste ingegnose contromisure non sono servite a nulla, infatti lo spacciatore di turno non si è minimamente accorto del nuovo blitz dei Carabinieri in borghese, entrati in azione insieme al cane antidroga del Nucleo Cinofili dei Carabinieri, stanziato a Pisa.

Lo straniero, un 37enne originario del Marocco con piccoli reati alle spalle, ha giurato e spergiurato di non avere nulla a che fare con la droga e di trovarsi lì solo per coltivare la terra e accudire i polli, anzi ha preso coraggio quando ha visto che i Carabinieri in casa non gli hanno trovato nulla. Il fiuto dei cani antidroga, però non si smentisce mai, infatti è stato il pastore tedesco “Lion” a scovare la droga che anche questa volta era stata nascosta sottoterra. Il cane, sotto lo sguardo impenetrabile del magrebino che ha cominciato a balbettare e sudare freddo, ha cominciato a scavare con le zampe nel terriccio vicino un capanno per gli attrezzi, dove poi sono saltati fuori 25 grammi di cocaina divisa in dosi già pronte per lo spaccio, insieme a quasi 100 grammi di hashish. Per preservarla dall’umidità, la partita di droga era stata sotterrata dentro un calzino, insieme all’immancabile bilancino di precisione per pesare le dosi. I Carabinieri hanno poi trovato in giro per la casa 800 euro in contanti, che gli sono stati sequestrati trattandosi di denaro guadagnato dai suoi traffici di droga.

Al termine dei narcotest sulla droga trovata in suo possesso, il 37enne è stato dichiarato in arresto per “detenzione illecita di droga destinata allo spaccio”, dopo di che i Carabinieri hanno illustrato tutti i dettagli dell’operazione al Pubblico Ministero Marco Mansi. Processato per direttissima, l’uomo ha patteggiato davanti al Giudice Dario Berrino del Tribunale di Massa una pena a otto mesi di reclusione e 1500 Euro di multa, sospesa con la condizionale.

Redazione
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