Due fratelli di 38 e 41 anni originari del Marocco, erano da tempo tenuti sotto controllo dai Carabinieri perché sospettati di spacciare droga nei vicoli e nelle piazze del centro storico di Carrara, compresa la zona intorno ai giardinetti, a pochi passi dalla caserma di Via Eugenio Chiesa, dove ha sede la locale Compagnia dell’Arma. Probabilmente, i due pusher ritenevano di poterla fare franca, proprio perché avevano scelto i dintorni della caserma per vendere dosi di cocaina ai consumatori del posto, ma alla fine la loro spregiudicatezza è stata fatale ad entrambi, perchè quei giri loschi in Piazza d’Armi e dintorni non sono affatto passati inosservati ai Carabinieri guidati dal maggiore Cristiano Marella e dal sottotenente Walter Calandri.
L’indagine, che ha visto in azione gli uomini del Nucleo Operativo, si è rivelata sin dall’inizio particolarmente difficoltosa, perchè i due stranieri si muovevano sempre con massima circospezione, guardandosi le spalle a vicenda per non far scoprire i loro traffici. Addirittura, durante i pedinamenti i due magrebini sono stati visti più di una volta cambiare strada e darsela a gambe levate solo per mantenersi alla larga da qualche carabiniere che passeggiava libero dal servizio per le vie del centro, un comportamento che la dice lunga su quanto fossero prudenti i due fratelli.
Tra l’altro, i due se ne andavano a zonzo a tutte le ore del giorno, di conseguenza gli scambi di droga potevano avvenire ovunque, anche se in fin dei conti bazzicavano sempre la stessa zona compresa tra la loro abitazione di via Santa Maria e le panchine di Piazza d’Armi, proprio di fronte la Compagnia dei Carabinieri. Giunto il momento di entrare in azione, gli uomini del Nucleo Operativo hanno atteso i due pusher nei paraggi della loro abitazione che si trova a pochi metri dal Duomo di Carrara, in modo tale da poter utilizzare il fattore sorpresa per entrare in casa e procedere ad una perquisizione, insieme al cane antidroga del Nucleo Cinofili dei Carabinieri, stanziato a Pisa.
I Carabinieri hanno trovato addosso al fratello più grande una ventina di dosi di cocaina incollate con lo scotch sotto i vestiti, perciò per scoprirle è stato necessario controllare ogni singolo indumento. Anche il secondo magrebino, sempre utilizzando il nastro adesivo, aveva nascosto sotto il giubbotto un’altra dose di cocaina, per di più all’inizio dell’operazione aveva pure tentato la fuga per i vicoli del centro storico, ma è stato raggiunto da un carabiniere che lo ha rincorso.
Il resto della droga da vendere, era nascosto in cucina, dove grazie al fiuto del cane antidroga “Lion”, è stato recuperato in un sottofondo del lavello un sasso di cocaina del peso di circa 15 grammi, insieme ad un bilancino di precisione ed una mazzetta di banconote da circa 4200 euro, ritenuti il ricavato dello spaccio.
Dopo aver illustrato i dettagli dell’indagine al Pubblico Ministero Roberta Moramarco, i militari dell’Arma hanno dichiarato in arresto entrambi i fratelli per “detenzione illecita di stupefacenti ai fini di spaccio in concorso”. In Tribunale nessuno dei due ha risposto alle domande del Giudice Valentina Prudente, che li ha allontanati dalla Provincia di Massa-Carrara con la misura del divieto di dimora, inoltre si dovranno presentare tutti i giorni per l’obbligo di firma presso una Caserma dei Carabinieri in altra zona.