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Quattro anni fa il crollo del ponte di Albiano, riprende il processo

Cna: “I ponti non crollano per caso”

Migliore giorno per ricordare il crollo del ponte di Albiano Magra non poteva esserci: l’8 aprile, nel giorno del 4° anniversario dal crollo del ponte di Albiano Magra, presso il Tribunale di Massa-Carrara, riprende il processo che deve stabilire le responsabilità su quanto accaduto.

Un incidente che solo grazie allo scarso traffico dovuto al lockdown per la pandemia covid non si trasformò in tragedia ma che ha però inciso negativamente per oltre due anni (fino alla sua ricostruzione e riapertura al traffico avvenuta il 30 Aprile 2022) sull’ economia delle imprese di Albiano Magra, della Lunigiana, dei Comuni limitrofi in Provincia di La Spezia (e ci fu chi, per fare sopravvivere la propria attività in grave difficoltà per la mancanza di questo collegamento essenziale, fu costretto anche a svendere i beni di sua proprietà).

Ed è per le imprese, con la consapevolezza che i ponti non crollano per caso, e con alto senso di responsabilità e rispetto per la propria rappresentanza imprenditoriale  che la Cna di Massa Carrara, assistita dal legale Carlo Golda del Foro di Genova, decise di costituirsi parte civile nel processo in atto anche per riaffermare, dopo la tragedia del crollo del ponte “Morandi” in Genova, l’importanza degli interventi di manutenzione delle reti viarie, in specie quelle rivolte alle infrastrutture dei ponti e viadotti, nella consapevolezza che i vari tagli finanziari eseguiti dai Governi centrali (che si sono succeduti nel corso degli anni) nei confronti  delle Pubbliche Amministrazioni locali, hanno avuto indubbie ripercussioni negative in fatto di manutenzioni ed altresì con la consapevolezza che i livelli di traffico sono aumentati rispetto a quando chi progettò i ponti potesse in quell’epoca immaginare. Il sistema infrastrutturale italiano è in prevalenza degli anni 50, 60 e ’70. 

“Tuttavia – scrive Cna Massa Carrara – questo non può certo giustificare o in qualche modo discolpare, neppure parzialmente nessuno, considerando che una rete viaria anche solo correttamente manutenuta secondo i normali criteri di diligenza e accuratezza (che ognuno applicherebbe anche solo alla propria casa) è indispensabile per la circolazione in sicurezza di persone e merci che sono componenti essenziali per lo sviluppo e la competitività della filiera produttiva, commerciale e logistica del nostro sistema economico”.

“Bisogna inoltre – prosegue Cna Massa Carrara – considerare che il problema della sicurezza strutturale dei ponti e delle opere di attraversamento era ben noto perché dal 2013 al 2019, in tale periodo (quindi in epoca antecedente il ponte di Albiano Magra) ci furono in Italia ben 7 ponti crollati (con 49 vittime e 15 feriti) e questi fatti avrebbero dovuto fare riflettere e soprattutto doverosamente operare come loro dovere, chi, negli Enti proprietari-gestori delle strade e società concessionarie delle autostrade – conclude Cna Massa Carrara – ha compiti e responsabilità di vigilanza e sorveglianza di natura e rilievo notevolissimo al tempo stesso per ogni aspetto umano, sociale ed economico”.

Per informazioni vai sul sito www.cna-ms.it oppure pagina ufficiale Facebook @cna.massacarrara

Redazione
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