Ci sono dei modelli da seguire ovunque. Ci sono degli esempi che sdoganano la maleducazione e l’insolenza con cui spesso si maschera una becera ignoranza e una scarsa conoscenza del vivre comune. “Il problema posto dall’uso di un linguaggio violento e falsificante da parte dei leader politici è che esso autorizza implicitamente le persone a vivere e agire i loro peggiori istinti”. A scriverlo è Gianrico Carofiglio nel suo ultimo saggio sulla comunicazione politica, intitolato “Della gentilezza e del coraggio”.
In un tratto del suo libro, Carofiglio sostiene che molto spesso l’uso del linguaggio violento da parte di alcuni leader politici autorizza le persone a vivere ed agire secondo i loro peggiori istinti. Fa molto dispiacere vedere il modo in cui molti si sono presi la briga di attaccare ormai senza alcuna disciplina istituzioni, rappresentanti, cariche di enti locali o meno. Ne abbiamo avuto un esempio anche ieri quando qualcuno non ci ha messo molto nel dare dell’ignorante al sindaco di Aulla Roberto Valettini. (L’immagine qui sotto è pubblica ed è uno screenshot dei commenti ricevuti ad un post ufficiale del sindaco)
Il web è pieno ormai di questi esempi di aggressività incontrollata. Anzi, diciamo pure che tali epiteti, tali parole sopra le righe sono diventate ormai uno strumento di lotta politica che libera “le energie più tossiche e pericolose per la società”. Il messaggio implicito di questo colorito battagliare populista è molto semplice: non vergognarti dei tuoi sentimenti più oscuri, esprimiti come vuoi, senza paura e sii orgoglioso di quello che pensi/scrivi, puoi dire qualsiasi cosa, sei libero.
La libertà però non è l’irrisione delle regole e del rispetto che si deve ad un’autorità. Capisco che ormai il web – e soprattutto i social – abbiano portato ad una sorta di corto circuito emozionale, ma la stessa civiltà dovrebbe imporci di rispettare certe regole. Talvolta si lascia perdere, si lascia andare, e invece sarebbe bello se qualcuno venisse punito per la propria esuberante liceità nel vomitare improperi a casaccio, stimolati dai più bassi istinti che l’uomo possa avere.
Solidarietà al Sindaco Valettini, da chi spera in una Rete più corretta e rispettosa delle istituzioni, oltre che della dignità dei singoli cittadini.