La Giunta Regionale Toscana approva ad unanimità la mozione presentata da FDI nei giorni scorsi, e quindi si impegna ad individuare all’interno del bilancio preventivo 2021 e di quelli degli anni successivi le risorse necessarie per il potenziamento della rete Ospedaliera periferica, “per mettere in campo azioni concrete per il rafforzamento delle strutture ospedaliere minori”.
Come più volte evidenziato dal Comitato in Difesa del Diritto alla Salute in Lunigiana “in questi anni di attività che vanno dal 2013 ad oggi, il modello della centralizzazione a tutti i costi, si è dimostrato inefficace ed insufficiente e questa pandemia oggi lo ha reso un dato oggettivo sotto gli occhi di tutti, si è finito per ingolfare l’attività nei grandi centri e depotenziare anche in maniera importante vaste aree periferiche dove in alcune di esse non vengono garantiti nemmeno i Livelli Essenziali di Assistenza”.
“Ci preme ricordare che i presidi ospedalieri periferici toscani, comprese le strutture lunigianesi insieme ai medici ed operatori sul territorio, hanno significativamente contribuito alla tenuta del sistema sanitario durante questa crisi, con sacrifici enormi in taluni casi, considerando la situazione di fragilità evidente di molte strutture ospedaliere periferiche”.
“Il nostro Comitato si rivolge direttamente ai referenti politici del nostro territorio ai quali chiede di tenere alta l’attenzione riguardo l’opportunità rappresentata dai miliardi di euro del recovery fund e sull’impegno preso dalla giunta regionale grazie al voto unanime di questa mozione”.
“Non ci dimentichiamo ancora una volta dei cittadini delle aree interne già profondamente in difficoltà per diversi motivi, dove la continua delocalizzazione dei servizi fondamentali ne sta accentuando il progressivo spopolamento”.
“In questi anni il nostro Comitato cofondatore del C.R.E.S.T di cui fanno parte tredici comitati toscani ha partecipato ad incontri ed audizioni nelle varie commissioni sanità, in quelle sedi ci siamo sempre sentiti rassicurare con impegni ed aspettative per i nostri territori sempre disattese…la speranza è che questa sia l’occasione giusta per ristabilire il principio di universalità equità ed eguaglianza di accesso alle prestazioni e ai servizi sanitari presupposto indefettibile per assicurare la coesione sociale e per contrastare le conseguenze sulla salute frutto delle disuguaglianze sociali”.