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Il cinema contro la violenza sulle donne, film e dibattito a Villafranca

Il cinema contro la violenza sulle donne. Martedì il consueto appuntamento con il cineforum di Villafranca sarà un po’ speciale. Verrà infatti proiettato il film di Paola Cortellesi, record di incassi nelle ultime settimane, intitolato ‘C’è ancora domani’. L’ingresso al cineforum sarà anticipato alle 20,30, per presentare i progetti e le attività del Centro donna Lunigiana. Tutto questo in occasione della ‘Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne’, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che ha scelto il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della non violenza. L’evento è promosso dalla Società della salute della Lunigiana, in particolare dal Centro Icaro e dal Centro donna.

Prima del film saranno le operatrici a evidenziare le attività del Centro donna, che si rivolge prioritariamente alla popolazione femminile: è un luogo in cui le donne possono trovare gratuitamente ascolto, attenzione, rispetto e sostegno oltre che informazioni e consulenza.

Al termine del film il critico cinematografico Ariodante Petacco affronterà un’analisi del film, assieme alle operatrici. Non solo, il gestore del cinema Mario Lucà distribuirà a tutti i presenti un volantino con il 1522, numero anti violenza e stalking, gratuito e attivo 24 ore su 24 che accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking.

“Siamo molto felici di proiettare questo film – dice Lucà – e di aderire a un importante progetto di sensibilizzazione”. Determinante il ruolo del direttore Marco Formato. “Il ruolo della Società della Salute – afferma – è quello di erogare servizi sociosanitari e creare comunità solidali. Le iniziative che verranno realizzate in Lunigiana per la ‘Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne’, in particolare quella di martedì a Villafranca, vogliono creare cultura e sensibilizzare la cittadinanza sul tema del rispetto e del riconoscimento dell’altro, del diverso da me. Vorrei ricordare che la Società della salute della Lunigiana investe quotidianamente risorse importanti a favore del Centro donna, per offrire servizi di accoglienza e ascolto, percorsi dedicati alla protezione di donne vittime di abusi e maltrattamenti, ma anche attività di prevenzione in contesti scolastici, consapevoli che solo attraverso l’educazione all’affettività e al rispetto dell’altro è possibile sconfiggere forme di sopraffazione e violenza di genere”.

Tornando al film, la protagonista è Delia, (Paola Cortellesi), sposata con Ivano (Valerio Mastandrea). Hanno tre figli e la vita di lei ruota attorno ai due ruoli che le identificano: madre e moglie. Girato in bianco e nero, ‘C’è ancora domani’ è ambientato in un momento storico particolare, nella seconda metà degli anni ’40, a Roma. La seconda guerra mondiale si è da poco conclusa e la città eterna prova a buttarsi alle spalle l’orrore di quel periodo. A casa di Delia, però, non si avvertono segnali di miglioramento. Ivano è burbero, despota, guadagna poche lire e riversa la sua frustrazione insultando e picchiando la moglie. L’unica persona per cui nutra ammirazione è il padre, il Sor Ottorino (Giorgio Colangeli). Non è un uomo tenero e affettuoso, ma altrettanto aggressivo come il figlio. E a Delia spetta il compito di prendersene cura. ‘C’è ancora domani’ nasce da un’idea di Paola Cortellesi, che ha scritto la sceneggiatura con Furio Andreotti e Giulia Calenda, basandosi sulla vita delle donne nel secondo dopoguerra in Italia.

Redazione
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