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Marmo, Bugliani (Pd): "Istituire master di primo e secondo livello su tecniche di impiego e lavorazione in ambito edilizio"

Un master sulla lavorazione del marmo in ambito edilizio. La richiesta alla giunta  regionale perché si attivi con gli atenei toscani in questo senso, arriva dal consigliere del Pd in Regione Giacomo Bugliani che ha appena depositato una mozione con questa richiesta.

“Le competenze della manodopera rappresentano – spiega Bugliani- un indubbio vantaggio competitivo per il distretto del marmo, così come la filiera del marmo in Toscana rappresenta un settore molto importante sotto il profilo sia economico che sociale. Basta pensare – prosegue Bugliani – che il marmo delle Apuane risulta riconosciuto ed apprezzato a livello mondiale. Da qui la mia richiesta alla giunta di attivarsi con i rettorati degli atenei toscani affinché venga avviato un percorso di confronto in merito alla possibilità di istituire corsi post universitari, master di primo o secondo livello, rivolti in particolar modo a professionisti in possesso di titolo accademico che operano nel campo dell’edilizia e finalizzati ad approfondire e sviluppare, in sinergia con gli operatori del settore, le tematiche afferenti le tecniche di impiego e lavorazione del marmo in ambito edilizio”.

La mozione presentata dal consigliere e che sarà discussa nel prossimo consiglio  regionale sottolinea la necessità di creare una specializzazione in questa direzione perché secondo quanto si legge nel testo spesso i professionisti in possesso di titolo accademico che operano nel campo dell’edilizia risultano privi di una preparazione specifica per quanto attiene sia alla tecniche di lavorazione del marmo, che alle potenzialità estetiche di questo materiale. Nell’atto Bugliani richiama la legge 4 del gennaio del 1999 sulle disposizioni riguardanti il settore universitario e delle ricerca scientifica e il decreto del 3 novembre del 1999 che contiene il regolamento con le norme sull’autonomia didattica degli atenei. “Alle luce delle norme vigenti, è evidente – conclude Bugliani- che le università possono attivare corsi di perfezionamento scientifico ed alta formazione permanente e ricorrente, successivo al conseguimento della laurea, alla fine dei quali siano rilasciati master universitari di primo o secondo grado”.

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