“C’è ancora troppa confusione nelle procedure per accedere ai tamponi. Il sistema regionale della Toscana di prenotazione – proprio adesso, nella fase acuta della seconda ondata – risulta infatti spesso ingolfato! Collegandosi in questi giorni all’apposito sito regionale, molti cittadini nel provare a prenotarsi con tanto di ricetta medica, non stanno trovando disponibilità, neppure in altre province della Toscana”. A dichiararlo è Jacopo Ferri per il coordinamento di Forza Italia Pontremoli.
“Tutto questo si aggiunge al già denunciato ritardo circa l’effettiva integrazione dei laboratori privati tra le opzioni direttamente ed autonomamente fruibili dai cittadini – prosegue ferri – In assenza di regole chiare, peraltro, alcuni centri privati in Toscana stanno comunque eseguono i tamponi, salvo poi farli analizzare in altre regioni da laboratori autorizzati e indirizzare i casi risultati positivi al rispettivo medico di famiglia.
Una situazione insostenibile che pare essere una beffa, oltre che divenire rischiosa, alla luce anche degli sbandierati investimenti che il Governo afferma essere stati fatti in sanità nei mesi di tregua pandemica (qui si fa davvero fatica a vederne anche l’ombra).
La verità è che ci stiamo ritrovando a combattere le medesime pecche del sistema di marzo/aprile, tamponate per quanto possibile solo dall’encomiabile lavoro degli operatori sanitari. C’è solo da sperare che la forza del virus sia minore e che le maggiori informazioni sui farmaci da utilizzare li rendano più efficaci.
Anche l’ondata di nuove assunzioni annunciata dalla Regione Toscana solo adesso, pare un rimedio certamente utile per quando gli operatori potranno entrare a regime e per il futuro, ma gravemente tardivo.
A tutto questo si deve aggiungere che permangono le carenze nell’eseguire test rapidi a tappeto (del drive through a Pontremoli non si hanno ancora notizie) e che nel riattivare le ambulanze Covid (1 e 2 sulla Costa), ancora una volta, come a marzo/aprile, non si sia pensato, per ora, a mezzi dedicati anche in Lunigiana che consentano di ottimizzare il servizio e distribuire le fatiche dei volontari.
Infine, questa situazione di crisi del sistema sta nuovamente determinando una allarmante difficoltà nell’accedere ai servizi sanitari ordinari, ospedalieri e non (tagliati o fortemente ridimensionati), con conseguenze in alcuni casi molto pesanti sui cittadini bisognosi di visite, esami, monitoraggi, cicli di cure, interventi e quant’altro.
Serve insomma, subito, una svolta organizzativa che sappia rispondere alla gravità del momento”.