domenica 13 Ottobre 2024

Dario Vergassola al NOA ha presentato il suo nuovo libro

L’occasione è stata la presentazione del suo nuovo libro, il luogo la saletta policonfessionale dell’Ospedale delle Apuane di Massa, ed il tempo quello di un soleggiato pomeriggio settembrino. Organizzato dalla Associazione dei DOnatori di musica, di cui il Primario di oncologia Andrea Mambrini è coordinatore, si è tenuto, lo scorso lunedì, l’incontro con Dario Vergassola, notissimo artista spezzino, uomo di raffinata ironia di costume, eclettico personaggio a metà fra il mondo della cultura e quello del teatro.

Conosciutissimo per i suoi memorabili trascorsi televisivi e di spettacolo e per le sue altrettanto indimentabili improvvisazioni, Dario Vergassola, presentato da un’emozionatissimo Direttore Andrea Mambrini, ha subito colto i tempi del suo esercizio e dopo due battute fulminanti con alcuni spettatori, si è concesso. Il primario ha voluto precisare che: “Dario Vergassola è un vecchio e grande amico della nostra Associazione: è infatti la terza volta che fa visita al nostro reparto, regalandoci la sua attenzione e le sue pungenti osservazioni. Uomo generoso, attento, che mai trascura le occasioni più nobili, e che concede momenti irresistibili con il suo veloce umorismo mai sbracato o offensivo”.

Vergassola ha poi esordito illustrando gli aspetti più goliardici della sua presunta ipocondria:”Tanto travolgente – ha detto – che quando mi sono fatto la prima canna ho pensato bene di consumarla vicino al pronto soccorso dell’ospedale. Così che se ci fossero stati problemi avrei potuto facilmente ottenere soccorso”.

E’ stato poi un travolgente soliloquio di battute, ironia, dileggi e sarcasmo che hanno facilmente fatto breccia scatenando applausi ed approvazioni.

Il libro presentato, “Storie vere di un mondo immaginario”, è una collezione di 5 racconti i cui protagonisti sono gli animali. L’autore ne ha accennato poi in finale di intervista: “Le storie si svolgono alle 5 terre, luoghi ai quali la mia famiglia è molto legata. Il mio babbo – ha precisato – è infatti di Corniglia e lì in quella terra ho passato la mia infanzia. Leggenda, malinconia e favole si alternano in questi passi dove sono gli animali, specie marine come pesci, polpi e totani che si raccontano ed espongono le loro storie d’amore e di quotidianità”.