lunedì 9 Dicembre 2024

Carrara, i Carabinieri controllano gli edifici abbandonati per scongiurare il rischio di nuovi focolai di Covid-19

Non ha tregua il lavoro dei Carabinieri per verificare il rispetto delle norme per il contenimento del Corona-virus. Nel mirino dei militari dell’Arma anche gli edifici abbandonati e le aree dismesse che nell’emergenza epidemiologica da Covid-19 non possono essere considerate delle zone franche. Per questo motivo, i militari dell’Arma hanno fatto ingresso anche nel Politeama “Verdi” di Piazza Matteotti, per sincerarsi che non vi alloggiassero abusivamente dei senzatetto.
Dopo i controlli lungo le strade concentrati non solo sugli automobilisti ma anche quindi su chi si sposta a piedi per le vie cittadine, le verifiche dei Carabinieri di Carrara si stanno concentrando anche sugli edifici abbandonati alla ricerca di occupazioni abusive, per evitare che si trasformino in luoghi di contagio dal virus. Il sopralluogo dei militari dell’Arma nello storico e centralissimo stabile, sottoposto a sequestro nel 2009 dalla Procura della Repubblica di Massa per un reale pericolo di crollo, ha consentito di scoprire recenti tracce di bivacco e giacigli abbandonati, prova evidente che negli ultimi giorni l’edificio era stato utilizzato abusivamente da senzatetto e altre persone che vivono ai margini della società. Altri controlli sono stati concentrati nel Parco di Villa Ceci a Marina di Carrara, dove molte persone, con la scusa del cane, si sono riversate per una passeggiata all’aria aperta, intavolando conversazioni anche troppo “ravvicinate” con altre persone che si trovavano in quel luogo con lo stesso pretesto.
Il blitz dei Carabinieri al Politeama “Verdi” è nato da alcune segnalazione pervenute presso la Caserma di Via Chiesa a Carrara, dove ha sede il comando della Compagnia. In sostanza alcuni cittadini hanno riferito di aver notato delle persone intrufolarsi nel cantiere dismesso che delimita buona parte di piazza Matteotti adiacente l’edificio pericolante, approfittando di un passaggio ricavato al termine della barriera che finisce nella zona pedonale di Via Roma. Utilizzando quello stesso “punto debole” effettivamente presente nella recinzione, una decina di Carabinieri in divisa e in borghese, guidati dal Maggiore Cristiano Marella Comandante della Compagnia di Carrara, questa mattina sono entrati nell’immobile, equipaggiati con guanti e mascherine.

In sede di sopralluogo, i militari dell’Arma hanno constatato che qualcuno ha rimosso i sigilli per introdursi nei locali al pianterreno dove un tempo aveva sede una Banca, poi oltrepassando una breccia nel muro di cartongesso, è stata occupata una stanza dove sono stati trovati dei giacigli di fortuna, ricavati con cartoni e coperte, ma c’erano anche indumenti usati, pochi viveri e altri generi di conforto. Ai piani superiori, facendosi strada tra vetri rotti e calcinacci, i Carabinieri hanno trovato una pessima situazione igienico-sanitario, con l’aria irrespirabile per la presenza di escrementi e rifiuti di ogni genere, da cui proveniva un odore nauseabondo, così forte da togliere il respiro.
Dopo aver setacciato lo stabile da cima a fondo, i Carabinieri sono scesi pure nei sotterranei, ma per fortuna anche lì sotto, al termine di un sopralluogo paragonabile alla discesa in un girone dantesco, non è stato trovato nessuno. I militari dell’Arma, prendendo spunto dalle tracce rinvenute all’interno dell’edificio, hanno già avviato ulteriori verifiche per stabilire l’eventuale responsabilità di alcuni pregiudicati senza fissa dimora che sono stati sanzionati in queste ultime ore proprio perché sorpresi in giro per la città senza valida giustificazione.
Sul posto è stato convocato anche il custode dello stabile, che ha preso atto dello stato dei luoghi, inoltre è stata informata l’Amministrazione che dovrà formalizzare la prevista denuncia per occupazione abusiva a carico di ignoti. Visto anche lo stato di emergenza per il Covid-19, i Carabinieri hanno sollecitato quanto prima un intervento di sanitizzazione degli ambienti, oltre al ripristino di tutte le chiusure, per consentire l’apposizione di nuovi sigilli. Dell’esito dell’attività sarà naturalmente informata anche la Procura della Repubblica di Massa.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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