di Bruno Fazzini – Nella notte di venerdì ci ha lasciato improvvisamente Domenico Canepa giocatore, allenatore, presidente per tanti lustri degli allenatori e socio onorario dell’Aiac a livello nazionale. Senza dubbio persona di alto profilo sotto tutti gli aspetti, non solo sportivo ma specialmente di grandissima umanità, aveva 81 anni. Pensionato delle Poste da giovane è stato un talentuoso attaccante, dallo Spezia al Lerici nei tornei di quarta serie per approdare in lunigiana nelle file della Villafranchese dove ha ricoperto anche la carica di allenatore in due diversi periodi; approdò anche nella Sarzanese.
La vita da mister era proseguita con il Don Bosco Spezia, Arsenalspezia e Monterosso e proprio i giallo neri di Villafranca nelle stagioni fine anni sessanta inizio anni settanta, dove sono giunte tantissime testimonianze di affetto nei confronti di “Dome”. I suoi ex compagni con gli occhi lucidi e ancora increduli della triste notizia tutti gli sportivi e non, lo ricordano con tanto affetto menzionando diversi aneddoti.
Lorenzo Conedera portiere all’epoca sedicenne esordiva in prima squadra: “Ero un ragazzino provenivo dal Virgoletta ed ero il terzo portiere della Villafranchese, per tenermi allenato giocavo nella seconda squadra che partecipava alla terza categoria, fui chiamato in prima squadra per la squalifica del portiere titolare Paganini e dal quel giorno entrai in squadra per non uscirne più. Il rapporto instaurato con Domenico è sempre stato ottimo, praticamente era gia un allenatore in campo, come tutti i giocatori di quel tempo. Ricordo ancora con piacere la corposa affluenza di giocatori provenienti dalla limitrofa liguria in particolare da La Spezia, che aveva arricchito la qualità della squadra, anche tanti ex aquilotti e giocatori di grande livello come i vari Giulietti, Finetti, Angeli, i vari Amadei e Pistone, senza dimenticare Aliotto, Antonioli attuale presidente della Figc di Massa Carrara”.
Si associano al portierone i vari ex compagni quale Ivo Madonna: “Domenico era solo una persona squisita in tutto dentro e fuori dal campo, a quel tempo si era formata una vera squadra, quella del 68/69 con i vari Paganini, Simonelli, Nardini, Savani, Capiferri, Neri, Verrieri, io Pistone, Bazzali Angeli, Tassi, Domenico e tanti altri. Rimane una delle memorabili gare nel nostro Bottero stracolmo di spettatori contro la corazzata Valdinievole dove militava un certo Giuliano Sarti appena sceso dalla Juventus guidata dall’italo argentino ex viola Miguel Montuori, per la cronaca fini senza reti”, di seguito una delle colonne giallo nero come Zerbino Cavalli: ”Il suo arrivo come tanti altri coincise con con il salto di qualità della squadra e della Società, un altro buon ricordo oltre a vincere i campionati dalla prima alla promozione è stata la finalissima allo stadio Alberto Picco di La Spezia vinta contro la Forza & Coraggio di un torneo importante di quel tempo, un altro ottimo ricordo era che a chiusura di ogni stagione sportiva si andava a Portovenere e vari ottimi posti della riviera a cena”.
Infine la testimonianza di Giancarlo Aliotto rivolta all’ex compagno di tante battaglie ”Uno come lui andava clonato, persona veramente speciale, difficilmente si incontrava in tutto il palcoscenico del calcio dilettantistico e non, uno come Domenico, spiace di averlo perso”. Andrea Antonioli che è stato allenato da Canepa ha solo buoni ricordi e ottimi rapporti proseguiti anche fino ad oggi, “persona sincera e cordiale sopratutto competente e capace, si sentivano spesso in questi anni per via delle varie cariche sportive che ricopriamo entrambi, lui per l’associazione degli allenatori e durante le gare interne dello Spezia che seguiva assiduamente e per la delegazione provinciale della Figc di Massa Carrara, a nome di tutta la delegazione e di tanti compagni di squadra giungano alla famiglia le nostre sentite condoglianze”.
I funerali si svolgeranno oggi alle 14,30 nella chiesa di Nostra Signora della Neve in via Garibaldi a La Spezia.
Nelle foto la Villafranchese di quei tempi