Una giornata dedicata alla Lunigiana quella di mercoledì 2 ottobre per Marco Remaschi, cominciata con la visita alla Foresta del Brattello e terminata nella sede dell’Unione dei comuni lunigianesi, dove l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana si è incontrato con i sindaci e le organizzazioni professionali del mondo agricolo.
La Foresta del Brattello, 322 ettari di conifere, castagni e faggi a cavallo dello spartiacque tosco-emiliano, nel Comune di Pontremoli, fa parte del patrimonio forestale della Regione, ed è caratterizzata da una capillare rete sentieristica. Da qui Remaschi si è spostato a Guinadi – borgo storico in cui la Regione svilupperà un modello gestionale di albergo diffuso – dove ha incontrato alcuni rappresentanti della cooperativa La Guinadese, nata nel 1919 e divenuta oggi cooperativa di comunità.
Questa parte di Toscana, a nord-ovest di Pontremoli, conosciuta come la Valle del Verde, è un patrimonio da valorizzare, conoscere, curare, ma anche riqualificare, come stanno cercando di fare alcuni laboratori di sperimentazione sociale – le nascenti Comunità del Bosco e del Cibo – visitate dall’assessore Remaschi: una grande opportunità per far conoscere il territorio, le sue potenzialità, le sue caratteristiche e tutto ciò che rende la Lunigiana un luogo unico e magico.
Nel pomeriggio Remaschi ha incontrato nella sede dell’Unione dei comuni della Lunigiana i sindaci e le organizzazioni professionali del mondo agricolo, per fare il punto della situazione sugli ungulati e sui danni alle coltivazioni nel territorio lunigianese. Sono stati esaminati gli interventi di controllo messi in atto e le criticità derivanti in particolare dalla conformazione geografica di un territorio caratterizzato da una rilevante promiscuità tra aree boscate, aree agricole e aree urbanizzate.
Al termine dell’incontro, per poter elaborare una strategia di intervento sempre più efficace, è stato deciso di fissare un nuovo incontro allargato ai rappresentanti del mondo venatorio, allo scopo di condividere le azioni da mettere in atto in modo urgente per contrastare i danni alle colture provocati dagli ungulati.