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Scuole di Terrarossa, battaglia tra Micheli e Martelloni

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Francesco Micheli:

La notizia che nel prossimo anno scolastico 2024/25 la scuola elementare di Terrarossa sarà priva della prima classe per il mancato numero di alunni necessari, a seguito di iscrizioni di bambini residenti presso scuole di Comuni vicini, ha destato  scalpore e forte preoccupazione nella popolazione di Licciana Nardi.

Se ancora c’era qualche dubbio, questo episodio dimostra la totale incapacità di Martelloni a gestire un servizio essenziale per l’educazione e formazione dell’infanzia e della adolescenza, base per la formazione di futuri cittadini.

La scusa del calo di nascite è comprensibile per le parti montane del Comune, che vedono effettivamente un risicato numero di studenti, ma non è accettabile in zone popolose come il Masero e Terrarossa. Si tratta di una scelta espressa dei genitori che preferiscono andare in strutture scolastiche ritenute migliori. E la colpa è da identificare in chi si occupa delle infrastrutture del comune

La scelta logica dei genitori si basa fondamentalmente su due punti sui quali il Sindaco, responsabile dei lavori pubblici, è venuta meno.

– La scelta di portare gli alunni a svolgere attività fisiche presso le strutture del Comune di Tresana, quando il nostro Comune dispone di ben due palestre e di un centro sportivo del capoluogo fornito di tutte le attrezzature necessarie.  La scuola di Terrarossa è stata costruita di recente e non si capisce perché non abbia gli spazi necessari per queste attività, nonostante i finanziamenti a disposizione con il PNRR.  

 -Il secondo è il servizio mensa. Un tempo era gestito direttamente dal personale comunale, per le forniture alimentari si rivolgeva ad una ditta locale ed il personale comunale poteva direttamente controllarne la qualità. Oggi il pasto non viene più preparato a Terrarossa ma per tagliare i costi la cooperativa che gestisce il servizio lo trasporta direttamente da Licciana.

La negligenza nelle strutture scolastici ha comportato la migrazione  di alunni verso le scuole dei comuni limitrofi, con conseguenze di non poco conto per le famiglie in termini di disagi e costi aggiuntivi.

Se la scuola di Terrarossa non avrà la classe prima ci sarà un solo responsabile ed è Renzo Martelloni.


E riportiamo anche le dichiarazioni del sindaco di Licciana Nardi Renzo Martelloni:

Inutili sono stati i percorsi in cerca di una risoluzione del problema, perciò l’amministrazione comunale di Licciana Nardi è dispiaciuta di dover comunicare che, nonostante tutti gli sforzi fatti in piena collaborazione con la preside dell’istiuto comprensivo I. Cocchi di Licciana-Tresana-Comano, che si è davvero spesa in tutti i modi possibili con moltissimi incontri presso il Provveditorato agli Studi per evitare lo spiacevole epilogo, la classe prima della scuola elementare di Terrarossa per quest’anno non sarà istituita per motivi legati a un numero minimo di alunni richiesti per la sua formazione e non raggiunto.

Già in occasione dell’anno scolastico 2023-24 le parti hanno cercato di salvare la classe facendo tutto il possibile, e infatti la prima è stata formata con 9 alunni nonostante il tetto richiesto fosse di almeno 12.

Per quest’anno, invece, essendo gli alunni solo 8, poi scesi a 5, non è stata concessa nessuna agevolazione. A questo punto la scelta delle famiglie è stata quella, per alcuni, di mandare i propri figli a Licciana, e per altri presso le scuole di Barbarasco, facenti parte dello stesso istituto comprensivo I. Cocchi, ma più vicine rispetto a quelle del capoluogo di comune, arrecando comunque alcuni disagi ai genitori.

Ci dispiace molto di non essere riusciti ad ottenere la prima per il nuovo anno scolastico di Terrarossa, ma stiamo già spendendo le nostre energie per riuscire nell’obiettivo per l’anno seguente. Anche perché queste sono scuole davvero belle e una classe vuota mette in difficoltà l’intero istituto, e questo ci preoccupa molto. Come amministrazione abbiamo sempre investito in questo settore in cui crediamo moltissimo perché custodisce e forma quello che è il nostro futuro. Fino ad ora abbiamo cercato di renderle sempre più sicure, accoglienti e pronte a rispondere a tutte le necessità dei ragazzi, e proprio per quanto riguarda le strutture di Terrarossa, poche settimane fa, abbiamo installato due nuove tettoie, prima mancanti, e fatti interventi per migliorarne gli edifici, come la copertura in carta catramata su tutta la scuola materna per risolvere i problemi di infiltrazioni d’acqua. Per non parlare, poi, degli insegnanti e del personale ATA tutto, davvero bravi e dediti al proprio lavoro, che svolgono tutti i giorni con grande passione.

Purtroppo stiamo vivendo un momento storico difficile per quanto riguarda i comuni delle aree interne. Lo spopolamento della montagna è chiaro ed evidente, e questo triste risultato ne è la dimostrazione. Inoltre, anche a livello Nazionale la natalità è ai minimi storici e i piccoli territori sono i primi a pagare le conseguenze di questi fenomeni. Noi però continueremo a batterci per salvaguardare la sopravvivenza delle nostre piccole comunità e dei servizi fondamentali che servono a tenerle vive.

Redazione
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