venerdì 11 Ottobre 2024

Martelloni risponde a Micheli: “Essere impreparati e avere pessimi suggeritori non aiuta”, lui replica: “Solo polemiche e vittimismo”

Riceviamo e pubblichiamo da parte del Sindaco di Licciana Nardi Renzo Martelloni:

Le elezioni sono vicine e lo si può capire anche dagli articoli di giornale che escono ogni tanto pieni di dichiarazioni davvero impressionanti. Sí, impressionanti a causa del loro contenuto sciocco e scontatamente tendenzioso, dato che è teso solo a trovare un modo per sminuire la controparte e non a dare un contributo utile. Ma a questo ormai ci siamo abituati da tempo.

Stiamo parlando dell’ultima uscita di Francesco Micheli, consigliere di minoranza “Siamo Licciana”, il quale ha dichiarato che alcuni dipendenti comunali che hanno scelto di trasferirsi, lo abbiano fatto per motivi di confusione e disorganizzazione nella gestione del municipio. Falso. Ovviamente.
Per prima cosa è bene ricordare che negli ultimi sei anni più di 13 dipendenti sono andati in pensione, personale che è stato rimpiazzato con altro tramite regolare concorso pubblico avvenuto in periodo di pandemia.

Per quanto riguarda i tre dipendenti citati, invece, le illazioni di Micheli sono gravi, perché forse non sa che hanno scelto di lasciare il Comune di Licciana per andare ad occupare posizioni di livello più alto (da cat. C a cat. D), quindi per convenienza professionale e anche per avvicinarsi a casa. Professionalità, la loro, che hanno acquisito grazie al lavoro e all’esperienza fatti in questi anni nei nostri uffici e che gli ha permesso di capire come funziona la macchina comunale, incidendo notevolmente nella loro preparazione ai concorsi pubblici che hanno vinto. Se anche il consigliere di minoranza avesse fatto esperienza diretta dell’amministrazione pubblica capirebbe quali sono i vantaggi per chi ha deciso di cambiare Comune, e soprattutto conoscerebbe le norme che non permettono gli affiancamenti poiché, in primis, quando un dipendente lascia il posto la legge prevede che lo stesso gli venga tenuto libero per sei mesi affinché possa tornare ad occuparlo qualora dovesse cambiare idea (cosa, tra l’altro, già successa), e poi perché non ci sono le risorse per permetterci di affiancare due figure.

Le tre professionalità saranno anche in questo caso rimpiazzate con assunzione tramite regolare scorrimento delle graduatorie.

In merito alla questione della reperibilità, infine, il tutto è avvenuto regolarmente tramite dialogo nella commissione trattante con i sindacati, quindi non capiamo da dove sia saltato fuori il problema narrato con tanta passione da Micheli.

Insomma, anche a questo giro il suggeritore del capogruppo di “Siamo Licciana” è stato inutile. Quindi ci permettiamo noi di suggerire al consigliere di minoranza di verificare le informazioni prima di procedere a dichiarazioni così lanciate sulla stampa o, ancora meglio, di imparare come funziona la macchina pubblica perché le elezioni, appunto, sono vicine ed essere impreparati e avere pessimi suggeritori non aiuta.


Riceviamo e pubblichiamo la replica di Francesco Micheli:

“Quando si coglie il punto della questione Martelloni prova a distogliere l’attenzione sollevando inutili polemiche e vittimismo.

Mostrando anche una certa coda di paglia, perché nessuno ha parlato di irregolarità nei concorsi e nelle assunzioni. Al contrario, il sindaco si è affrettato a dare delle spiegazioni non richieste in merito allo svolgimento dei concorsi.

Il problema dei dipendenti è serio, alcuni si sono addirittura allontanati dall’abitazione per cercare lavoro altrove. Certo con un piccolo aumento di stipendio, ma inficiato dalle spese necessarie per gli spostamenti. Ma questo gli ha fatto comunque preferire il trasferimento. Non ci si può nascondere dietro ad un dito e girarsi dall’altra parte senza affrontare i tanti problemi che oggi affliggono il comune.

Fa sorridere che il sindaco accusi gli altri di avere suggeritori quando lui è il primo a farsi scrivere i discorsi e gli articoli da terzi. Forse nella sua lunga carriera politica non è mai stato abituato a trovarsi di fronte persone indipendenti e che pensano con la propria testa”.