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Tagli agli organici scolastici provinciali: il ministero rispende alla lettera della Provincia

Si svolgerà l’1 luglio 2020 l’incontro con il Ministero dell’istruzione relativo ai tagli all’organico scolastico provinciale: lo ha comunicato direttamente al presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti, la sottosegretaria Anna Ascani rispondendo alla lettera che lo stesso presidente aveva inviato alla ministra Azzolina e alla stessa Ascani alla fine di maggio a nome del Tavolo di lavoro provinciale per la programmazione dell’offerta formativa e dimensionamento della rete scolastica che si era espresso per un no drastico al taglio di 34 cattedre per l’anno scolastico 2020-2021.
Nella sua missiva il presidente Lorenzetti, lo ricordiamo, aveva messo in rilievo come la Provincia di Massa-Carrara fosse uno dei territori toscani più depressi in cui il Covid ha colpito più duramente e chee non era accettabile la decurtazione di decine di posti nell’organico 2020/2021 con la conseguenza di avere classi “pollaio”.
A questo proposito il presidente aveva chiesto il mantenimento degli organici docenti-classi dello scorso anno, in modo che a settembre studenti e docenti potessero riprendere le attività didattiche in sicurezza.

“Il calo demografico – aveva scritto – , che pure esiste (si tratta in valore assoluto del quinto più importante della Toscana), non giustifica affatto una riduzione di queste proporzioni e significa, comunque, che si è continuato a ragionare come se la pandemia non ci fosse stata e come se i numeri degli alunni per classe non dovessero scendere, per consentire il rientro nelle aule, che resteranno quelle che sono”.
“Non è stata presa in considerazione- aveva rilevato Lorenzetti – la particolare situazione geografica, né si è tenuto conto di aspetti essenziali come l’edilizia scolastica, che in questa provincia ha strutture spesso inadeguate con il rischio di vanificare quanto fatto in questi anni sul dimensionamento scolastico nell’ambito del Tavolo di Lavoro che ha intrapreso infatti, non senza difficoltà, un’ampia razionalizzazione della rete scolastica territoriale, che tiene conto anche dell’incidenza del calo delle nascite, e che troverà il suo compimento con la fine dei lavori relativi all’edilizia scolastica recentemente finanziata dal Ministero”.

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