18 Aprile 2024, giovedì
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Rifiuti abbandonati in Lunigiana: chi sporca si prenda la sua responsabilità

A giudicare dal modello dell’auto non sono pochi gli anni che è parcheggiata sotto la tettoia.
Vi è mai capitato di scendere verso il lago Paduli dalle stradine che scendono dalla Strada Provinciale Massese 665?
A me non spesso ma dopo una segnalazione ho deciso di farci un giro in una mattina uggiosa e senza troppa sorpresa, purtroppo, nel bosco ho trovato rifiuti abbandonati, tra cui un triciclo per bambini e un paio di scarpe da ginnastica e in strada un vecchio ristorante diroccato, anche questo fonte di rifiuti a cielo aperto, con un’Alfa Romeo ancora parcheggiata sotto la tettoia.

Pongo una domanda. Come in un territorio così bello e selvaggio, da sempre nella MaB Unesco e da poco rientrato nell’allargamento dell’area che tutela il rapporto dell’essere umano con la biosfera le persone possano scegliere di abbandonare dei rifiuti nel bosco? Questo fenomeno accade in gran parte dei comuni della Lunigiana. Anzi diciamo che quello visto oggi non è neanche uno dei casi più gravi.

A mio parere è troppo semplice dare la colpa alle amministrazioni comunali che non sensibilizzano i cittadini o non fanno abbastanza per ripulire le aree dove vengono abbandonati i rifiuti perchè questo ci toglie dalla responsabilità civica di essere noi i primi a non sporcare l’ambiente.
Certo anche le amministrazioni hanno la loro responsabilità di tutelare il territorio e di fornire servizi di raccolta dei rifiuti che siano in linea con l’implemento della raccolta differenziata che premia i virtuosi.

Sono state elevate diverse sanzioni negli ultimi anni e anche poste delle fototrappole nei luoghi “classici” dell’abbandono in varie zone lunigianesi, organizzati giornate di volontariato per la pulizia delle aree naturali e delle strade.
Mi chiedo se le sanzioni siano l’unica strada per “educarci” a rispettare non le regole, ma noi stessi, visto che quello che gettiamo in terra viene assorbito dall’acqua che beviamo e da quello che mangiamo.

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