19 Aprile 2024, venerdì
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I Carabinieri del Parco delle 5 Terre controllano la produzione del vino pregiato

Al fine di tutelare e promuovere la produzione del vino DOP e la conservazione, il restauro e la valorizzazione del paesaggio storico agrario, i militari del Reparto Carabinieri Parco Nazionale “Cinque Terre” e della Stazione Carabinieri “Parco” Cinque Terre hanno controllato l’intera produzione dei vini “Cinque Terre” e  “Cinque Terre Sciacchetrà”.

Entrambi derivano da uve Bosco, Albarola e Vermentino coltivate e vinificate nel Parco Nazionale, nel cui territorio ricade la zona di produzione della DOP: il vino “Cinque Terre Sciacchetrà” è ottenuto da parziale appassimento delle uve dopo la raccolta, in luoghi idonei, ventilati, fino a raggiungere un tenore zuccherino di almeno 19° alcol potenziali, la vinificazione non può avvenire prima del 1° ottobre dell’anno della vendemmia ed il vino ottenuto non può essere immesso al consumo prima del 1° ottobre dell’anno successivo; acquisita l’idoneità  dall’Organismo di controllo,  può essere venduto con prezzi al dettaglio variabili da 100 a 400 euro circa al litro.

Considerati il pregio e il limitato quantitativo di vino prodotto, i Carabinieri Forestale dislocati nel Parco Nazionale delle Cinque Terre controllano annualmente tutta la produzione, al fine di contrastare le frodi e promuovere le produzioni conformi al Disciplinare di produzione. Nel periodo autunnale i militari verificano i quantitativi sia di uva posta ad appassire, che di vino ottenuto dalle uve dell’anno precedente, nonché di vino bianco dell’annata, al fine di impedire l’utilizzo di uve o di vino d’altra provenienza; nel corso dell’anno estendono i controlli agli esercizi commerciali e ai vigneti iscritti all’Albo della DOC.

Nel 2021 delle 31 aziende produttrici 21 hanno vinificato il Cinque Terre DOC, 16 hanno selezionato e messo in appassimento uve per la produzione di Sciacchetrà, una ha vinificato circa il 45% dell’intera produzione di vino bianco “Cinque Terre”. Il quantitativo di uve messe ad appassire per produrre lo Sciacchetrà (36.708 kg) è stato superiore a quello dell’anno scorso (35.517 kg) e di poco inferiore al 2018 (37.312 kg), annata particolarmente favorevole; il quantitativo di vino bianco (214.981 litri) è stato circa il 17% in più dell’anno precedente (182.931 litri). Dal 2000 ad oggi, il 2007 risulta l’anno di massima produzione di uve per Sciacchetrà (45.515 kg). Nell’attuale campagna vendemmiale sono stati eseguiti 25 controlli in 16 giornate, con un solo effetto sanzionatorio per irregolarità documentale. Gli accertamenti, oltre a monitorare una produzione agroalimentare e territoriale d’eccellenza, diffondono una corretta informazione, prevengono le condotte dolose, verificano l’effettiva corrispondenza tra designazione e contenuto dell’imbottigliato, valorizzano le aziende produttrici, rassicurano il consumatore dell’autenticità e del valore dell’acquisto, garantiscono il buon fine degli investimenti sostenuti dall’Ente Parco per promuovere l’attività agricola tradizionale.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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