martedì 10 Dicembre 2024

Tagli agli organici scolastici: il presidente Lorenzetti scrive alla Ministra Azzolina

Chiesto, a nome del Tavolo Provinciale, il mantenimento dello stesso numero di docenti e classi

“La Provincia di Massa-Carrara è uno territori toscani più depressi e in cui il Covid ha colpito più duramente. Non è accettabile la decurtazione di decine di posti nell’organico 2020/2021 con la conseguenza di avere classi “pollaio” intorno ai trenta studenti. Senza contare che il taglio degli organici causerebbe la soppressione di molte scuole di montagna”.
Lo ha scritto alla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, il presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti, a nome e in veste di presidente del Tavolo di lavoro provinciale per la programmazione dell’offerta formativa e dimensionamento della rete scolastica, sulla base di quanto emerso nella riunione della scorsa settimana.
“Vista la situazione di particolare criticità dovuta al momento storico che ci troviamo ad affrontare- ha scritto Lorenzetti – chiedo il mantenimento degli organici docenti classi dello scorso anno, in modo che a settembre studenti e docenti possano riprendere le attività didattiche in sicurezza”.
Nella lettera, inviata anche alla sottosegretaria Anna Ascani, al Direttore Generale dell’Ufficio scolastico regionale, Ernesto Pellecchia e alla dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Donatella Buonriposi, il presidente ha ricordato che tutti i componenti del Tavolo hanno denunciato con preoccupazione e allarme il pesante taglio degli organici docenti di ogni ordine e grado, inizialmente pari a 44 posti e poi ridotto a 34 su un totale di 118 dell’intero territorio regionale.
“Il calo demografico, che pure esiste (si tratta in valore assoluto del quinto più importante della Toscana), non giustifica affatto – continua la lettera – una riduzione di queste proporzioni e significa, comunque, che si è continuato a ragionare come se la pandemia non ci fosse stata e come se i numeri degli alunni per classe non dovessero scendere, per consentire il rientro nelle aule, che resteranno quelle che sono”.
Lorenzetti ha poi ricordato come proprio per l’emergenza Covid-19, la ministra avesse pubblicamente assicurato che l’organico sarebbe rimasto invariato, nonostante il calo della natalità.
“Una scelta lungimirante, che avrebbe consentito di lavorare nell’ottica della riduzione del numero di alunni per classe. Si prospetta, invece, una situazione insostenibile per il nostro territorio, che comporterà dalle 20 alle 30 classi in meno, a seconda del grado di istruzione che si andrà a colpire.
Non è stata presa in considerazione la particolare situazione geografica, né si è tenuto conto di aspetti essenziali come l’edilizia scolastica, che in questa provincia ha strutture spesso inadeguate (edifici chiusi per lavori in corso, scuole costrette a condividere spazi limitati, Istituti in cerca di sedi alternative in attesa della realizzazione di lavori già finanziati ecc.).
Il rischio è che venga vanificato quanto fatto in questi anni sul Dimensionamento scolastico nell’ambito del Tavolo di Lavoro che ha intrapreso infatti, non senza difficoltà, un’ampia razionalizzazione della rete scolastica territoriale, che tiene conto anche dell’incidenza del calo delle nascite, e che troverà il suo compimento con la fine dei lavori relativi all’edilizia scolastica recentemente finanziata da codesto Ministero.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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