20 Aprile 2024, sabato
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Fivizzano

Ospedale di Fivizzano, altro caso di malasanità

Un altro grave episodio è stato segnalato dal Comitato in Difesa del Diritto alla Salute Lunigiana ed è accaduto presso la struttura dell’ospedale di Fivizzano.

Mercoledì scorso – riferisce il Comitato – è stato allertato l’unico anestesista rianimatore presente all’interno della struttura, dal Centro Riabilitativo Don Gnocchi, il medico in quel momento però risultava impegnato con un paziente in sala operatoria e quindi era impossibilitato ad intervenire sull’emergenza.

Purtroppo dopo circa un’ora dalla chiamata, all’arrivo del rianimatore, il paziente che era ricoverato presso il Centro Riabilitativo, risultava deceduto.

La coordinatrice del reparto, che attualmente ospita 27 pazienti covid positivi, si era messa in contatto anche con il responsabile di struttura semplice dottor Marco Mariotti il quale aveva risposto facendo riferimento ad una delibera regionale secondo la quale, sosteneva il responsabile, negli ospedali con meno di 120 posti letto la prima chiamata quando si tratta di una emergenza dovrebbe essere rivolta alla Centrale del 118.

“Ammesso che questa delibera esista davvero, non ci risulta ad oggi essere stata divulgata, e sopratutto gli operatori sanitari, che dovrebbero essere informati per primi per ovvi motivi, non ci risulta ne siano a conoscenza”, fino ad oggi è sempre stato allertato il medico anestesista rianimatore” riferisce il rappresentante del Comitato Gabriele Mazzoni, che aggiunge: ”Il nostro Comitato che per anni si è battuto per cercare di ottenere che il sacrosanto diritto di tutti i cittadini e a maggior ragione di quelli ricoverati presso una struttura ospedaliera, di ricevere una risposta certa e tempestiva quando si tratta di un’ emergenza venisse rispettato, stancandoci di chiedere un medico anestesista rianimatore all’interno dell’Ospedale di Fivizzano sempre, oltre a quello impegnato in Sala Operatoria durante gli interventi chirurgici, oggi pretende, che si faccia chiarezza su quanto accaduto e che si evidenzino, da parte dell’ Azienda sanitaria le eventuali responsabilità individuali”.

“Nel caso ancora una volta i cittadini non dovessero ricevere risposte esaustive a riguardo valuteremo la possibilità di rivolgere un esposto alla procura della Repubblica”.

“Chiediamo inoltre ai nostri referenti politici locali e regionali, per l’ennesima volta, delle risposte concrete per la sanità dei nostri territori, e non soltanto impegni e promesse che non mancano mai durante le campagne elettorali, ma che finiscono per svanire nel nulla sistematicamente terminate le varie elezioni, vergogna!”.

Redazione
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