28 Marzo 2024, giovedì
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Nel Comune di Tresana un nuovo finanziamento per la funzionalità dell’invaso delle Pietre Bianche 

Negli ultimi mesi, di fronte all’aggravarsi della siccità ed alla mancanza di precipitazioni, si è parlato della necessità di misure emergenziali ma anche strutturali.

Dal momento che ci troviamo davanti ad un fenomeno legato ai cambiamenti climatici e che sembra destinato a ripresentarsi in forma non occasionale, ma semmai sempre più grave, occorrono soluzioni urgenti. A proposito di misure strutturali si è parlato anche della necessità di realizzare nuovi invasi. Il Comune di Tresana, in collaborazione con l’Unione dei Comuni, risponde con un intervento di recupero di un invaso artificiale ad uso antincendio boschivo: l’opera è localizzata in località Pietre Bianche e consiste nella demolizione della copertura in calcestruzzo esistente, nel suo smaltimento, nella posa di nuova copertura in gomma impermeabile e nel rifacimento della recinzione.

Il progetto rientra nella Strategia Aree Interne Regione Toscana 2022.L’intervento, del costo di € 36.711,63 sarà cantierato nel mese di marzo: “Si prevede che, per la mera esecuzione dei lavori in questione, siano impiegati due mesi: confidiamo che a giugno l’opera possa essere inaugurata – afferma il Sindaco di Tresana e assessore alla Protezione Civile dell’Unione dei Comuni, Matteo Mastrini -. L’intervento ricade in area di proprietà del Comune di Tresana già concessa in uso all’Unione dei Comuni Montana della Lunigiana al momento della realizzazione dell’invaso esistente”.

La struttura in questione è collocata località detta Pietre Bianche (m 825 m s.l.m.), su area priva di copertura forestale, posta in posizione strategica poiché posto a 7,5 km dall’invaso della Madonna del Monte (Comune di Mulazzo) verso Nord e a 14 km circa dall’invaso di Carignano (Comune di Fosdinovo) verso Sud. 

“L’invaso risulta agevolmente alimentato da sorgente posta poco sopra la struttura stessa ed è caratterizzato da forma a sezione sub-ovale con una superficie a pelo d’acqua di circa 270 mq ed una profondità di circa 2,5 metri per una portata di 350 mc circa”, evidenzia il Sindaco Mastrini.

Il tema della siccità riguarda soprattutto l’agricoltura e qui il discorso si fa ancora più complesso: “Occorre tenere conto degli scenari che si prospettano per il futuro e che fanno temere periodi acuti di siccità. Non v’è dubbio che di fronte ad annate di scarse precipitazioni e, conseguentemente, di scarsa ricarica della falda e di fiumi e torrenti in secca, poter disporre di una maggiore capacità di accumulo avrebbe una indubbia utilità e potrebbe riportare d’attualità idee progettuali a suo tempo scartate”.

Redazione
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