25 Aprile 2024, giovedì
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Fivizzano

Musica al NOA per regalare momenti di positività

Giunti addirittura con quasi mezz’ora di anticipo che “è il tempo quasi indispensabile per accordare e sistemare strumenti, acustica e spartiti”, hanno deliziato un ristretto gruppo di appassionati durante un concerto entusiasmante tenuto nella saletta policonfessionale dell’ospedale delle Apuane, reinterpretando brani conosciutissimi di musica leggera.

Lui, Claudio Farina, chitarrista di fama nazionale (ha suonato con i Santarosa, con Iva Zanicchi e con Christian, autore della canzone Voglio una donna che il cantante Drupi ha portato al festival di Sanremo del 1995), massese doc e professore di musica al Liceo musicale cittadino (Istituto palma), lei, Adele Casotti, violinista altrettanto famosa, collaboratrice di alcune eccellenze della musica leggera (Ennio Morricone e Max Gazzè) e d’opera (Giacomo Loprieno, anch’egli massese, ma anche Zubin Metha e Massimiliano Piccioli, carrarese doc).

“Sono con noi oggi – esordisce il primario di Oncologia dell’ospedale Andrea Mambrini – due artisti di altissima caratura. Due persone molto legate alla nostra Associazione “Donatori di Musica” e che già in precedenti occasioni hanno tenuto, separatamente, concerti per i ricoverati dell’ospedale. Oggi, intendono proporre brani eseguiti con due soli strumenti: violino e chitarra. Che sono solo apparentemente inconciliabili: non dimentichiamo Niccolò Paganini che è ricordato sia come grandissimo compositore e violinista ma anche, non da meno, come eccellente chitarrista. L’accostamento di questi due timbri potrebbe apparire dissonante, eppure i nostri musicisti sanno cogliere, e ve lo dimostreranno immediatamente, le armonie giuste per sublimare in una melodia appagante le singole espressioni”.

Il Direttore ha poi continuato nella sua presentazione ricordando “il ruolo fondamentale che questi incontri sviluppano, contribuendo in maniera rilevante ad alleggerire il coinvolgimento emotivo che la malattia scatena e regalando quindi attimi di serenità essenziali. Canali e scorci musicali in una sorta di afflato immateriale che scatena passioni, ottimismo, solidarietà e risveglia propositi e intenti positivi. Fondamentali nell’esaltare l’azione delle terapie.”

È seguito poi il concerto che ha regalato momenti di autentica magia. Alcuni stralci classici, due reintepretazioni di brani leggeri ed alcune elaborazioni di successi degli anni 50. Graditissime alcune riletture delle canzoni di Natalino Otto.
Strette di mano, commenti, selfie e l’immancabile merenda hanno concluso l’incontro.

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