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Monterosso: Mutevoli apparenze l'esposizione dell'artista Erminio Tansini in mostra fino al 28 luglio

Fa ritorno in terra ligure la serie di mostre della rassegna «Chimere», dedicata alle sculture dell’artista Erminio Tansini.
È Monterosso a ospitare fino al 28 luglio 2019 l’esposizione intitolata Mutevoli apparenze.
Fotografie, quelle presentate nella mostra: immagini scattate sui set della serie itinerante «Forme sfuggenti», che scenarizza le statue tansiniane in varie locations dell’Italia, della Svizzera e della Francia.
Erminio Tansini impronta la propria ricerca artistica sull’informalismo. Le sue statue (realizzate in bronzo o in legno) giocano con la pareidolia: attraverso intrecci, chiaroscuri, sagome e masse accuratamente studiate fanno apparire e scomparire profili riconoscibili, mutevoli secondo il punto di vista e la sensibilità dell’osservatore.
Un altro tema fondamentale nell’opera tansininiana è quello della rigenerazione. A cominciare dai materiali lignei, che lo scultore seleziona fra rami, ceppi, radici e tronchi rinvenuti sulle spiagge e sui greti dei torrenti.
Quasi tutti provengono dall’Appennino ligure e tosco-emiliano: in particolare dal litorale spezzino e dalla Valtaro, con pezzi significativi tratti anche dalla valle della Magra.
I legni appena recuperati si presentano in forme contorte e frastagliate, sono corrosi e levigati, spesso sbiancati dal sole. L’artista li rigenera, conservando il più possibile la loro peculiare e inimitabile naturalità.
Tansini ha iniziato a produrre queste sculture lignee sin dall’inizio degli Anni ’90, ma per diverso tempo le ha concepite come fatto intimo, evitando di proporle nelle mostre.
Il loro debutto espositivo è avvenuto soltanto nel 2017, con la partecipazione dell’artista alla 57a Biennale di Venezia.
Nel 2018, invece, ha preso il via la serie «Forme sfuggenti», che colloca le sculture lignee di Erminio Tansini in posti come scogliere, castelli, radure boschive, corsi e specchi d’acqua, paesaggi rupestri e siti archeologici (in accordo con il carattere scarno ed essenziale delle statue).
Location che sono poco utilizzabili per manifestazioni culturali ed espositive di tipo tradizionale. Di nuovo, compare il tema della rigenerazione: «Forme sfuggenti» riacquisisce questi luoghi allo spazio artistico.
La trasformazione riguarda anche la percezione degli spazi. Grazie a giochi di prospettive, luci e sovrapposizioni le sculture scenarizzate interagiscono visivamente con la natura e le architetture circostanti: si creano scene oniriche, fantastiche e surreali, fissate attraverso la fotocamera.
«Forme sfuggenti» ha fatto tappa presso varie località della Lunigiana e dintorni: Pontremoli, Monterosso al Mare, La Spezia, Levanto, Porto Venere, Filattiera, Massa, Vernazza e Riomaggiore. Nelle prossime settimane è attesa anche a Carrara e Lerici.
La mostra Mutevoli apparenze è allestita presso il Palazzo del Comune di Monterosso. È visitabile tutti i giorni dalle 18 alle 23. L’ingresso è libero. L’evento è curato da Davide, figlio dell’artista stesso e direttore di «Forme sfuggenti».
Informazioni: cellulare 349 2203693, Facebook www.facebook.com/tansinierminio, Web www.inarce.com/it/eventi/mutevoli-apparenze-mostra.html

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