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In Perpetuum: la mostra collettiva internazionale che si terrà ad Aulla dal 26 luglio al 22 settembre

Presentata in Sala Capitolare ad Aulla la mostra collettiva internazionale In Perpetuum:

“È il nostro terzo esperimento di dialogo tra l’antico e il contemporaneo – esordisce Riccardo Boggi, direttore del Museo di San Caprasio – Abbiamo cominciato da lontano, con una mostra personale di Renzo Ricciardi e poi, nel 2015, con una collettiva degli scultori spezzini Alfredo Coquio, Fabrizio Mismas e Renzo Ricciardi. Quest’anno abbiamo voluto chiamare Alessio Manfredi, scultore aullese conosciuto in tutto il territorio nazionale, eppure poco celebrato. Il progetto si è ampliato e grazie alla collaborazione organizzativa di Melania Sebastiani e alla critica di Beatrice Audrito abbiamo ottenuto un risultato qualitativo insperato. Abbiamo dieci artisti che non necessitano di presentazione, chi si presenta on opere create appositamente per il Museo, chi con opere edite o inedite che trattino il tema dell’archeologia nel suo senso più ampio”.

La mostra collettiva In Perpetuum, visitabile fino al 22 settembre, inaugura venerdì 26 luglio alle ore 18:30 e mette insieme la versatilità delle arti, la varietà dei materiali, la tecnica degli scultori di ieri e l’attualizzazione iconografica metodica e filosofica degli artisti di oggi. Stratigrafia, memoria, erosione, contaminazione, comparazione, ricerca sono le parole chiavi.

Le opere di Cristina Balsotti, Girolamo Ciulla, Stefano Lanzardo, Emi Ligabue, Alessio Manfredi, Maria Riva Christiansen, Danilo Sergiampietri, Cordelia von den Steinen, Fulvio Wetzl, Serena Zanardi, si snodano lungo tutta l’area del polo museale aullese. Rincorrendosi, conversando con gli oggetti di stanza nel Museo, narrando ciò che nascondono le pietre, suggerendo una visione del contemporaneo che dialoga con il patrimonio storico del presidio di San Caprasio, disvelandone l’unicità.

“Siamo coscienti di avere un unicum nel Museo di San Caprasio – chiude Achille Fiorentini, consigliere del comune di Aulla con delega al Museo di San Caprasio – e siamo felici di favorire attivamente questa manifestazione, che prevede anche incontri serali teatrali e musicali e una collaborazione con la biblioteca Salucci di Aulla, dove sarà allestito un angolo di approfondimento su storia locale e artisti in mostra. Ho un augurio: che questo esempio si perpetui, come benevolmente ci si aspetta dal titolo. Che si estenda ad altri luoghi che questa amministrazione si è impegnata a recuperare”.

“Meliora latent” è inciso nel tabernacolo della vecchia chiesa, oggi esposto nella Sala Barocca del Museo. “Le cose migliori sono nascoste”. Indicibili. Il motto ha origine pagana, estrapolato dalle Metamorfosi di Ovidio: Apollo rincorre Dafne che nella fuga si straccia le vesti, s’immagina ciò che ancora è celato, ne gode, ma si ritrova ad abbracciare la dura scorza di alloro in cui Dafne si è trasformata.

Ecco allora che i miti si rincorrono, le storie si fanno eco, i tempi si confondono, la materia si mescola, le arti si contaminano. Tutto è teso a una ricerca che vuole svelare ciò che ancora non si conosce. Ciò che forse affiorerà con uno scavo.

Pagina della rete museale: https://www.museimassacarrara.it/in-perpetuum-artisti-contemporanei-per-il-museo-di-san-caprasio/
Evento facebook: https://www.facebook.com/events/475444226522182/

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