La ASL Toscana nord ovest, in relazione al caso che si è verificato a Fivizzano e in risposta al Comitato, ricorda che in caso di emergenza e di impossibilità dell’anestesista di prendere in carico un paziente critico, deve essere attivata la specifica procedura che, al punto 4.5, prevede l’intervento immediato del personale medico e infermieristico presente in turno e, se necessario, il 118 con il medico a bordo.
Proprio per verificare se tale procedura, capillarmente diffusa sia in ospedale, sia al centro di riabilitazione, sia stata seguita, è stato attivato un audit interno che dovrà chiarire come si sono realmente svolti i fatti.
Nel merito dell’organizzazione ospedaliera, a Fivizzano, per coprire le esigenze chirurgiche, sono presenti due anestesisti, il lunedì e martedì dalle 8 alle 14, cioè quando sono attive le due sale operatorie, tale programmazione permette, in caso di necessità, ad uno dei due medici di staccarsi dal blocco operatorio, mentre dalle 14 alle 20 é in servizio un solo anestesista; negli altri giorni, dalle 8.00 alle 20.00, l’attività di sala é limitata alla sola chirurgia ambulatoriale con anestesia locale.
La mattina in cui al centro di riabilitazione si è verificata l’emergenza, l’anestesista non ha potuto lasciare la sala operatoria per una complicanza respiratoria del paziente. È in casi come questo che trova applicazione la procedura del 2018 dove è descritta nel dettaglio la gestione dell’emergenza e dove sono indicate le figure professionali interessate.