I carabinieri hanno smascherato il rapinatore che domenica 21 luglio, coltello in pugno, aveva messo a segno una rapina all’interno di un supermercato della città. Il giudice ha firmato il mandato di cattura dopo aver esaminato tutti gli indizi schiaccianti raccolti dai militari dell’arma in meno di 48 ore.
Parzialmente celato da un cappellino e occhiali scuri, il rapinatore si era presentato di domenica pomeriggio nel supermercato Carrefour Express di via Toniolo, dove sotto la minaccia di un grosso coltello aveva intimato al cassiere di consegnare l’incasso.
Il colpo non era riuscito perché il cassiere anziché obbedire agli ordini del malvivente, era riuscito a lasciare la propria postazione e poi aveva telefonato ai carabinieri. A quel punto il bandito aveva fatto tutto da solo, infatti aveva prima strappato il cassetto del registratore di cassa e poi aveva guadagnato l’uscita di corsa.
Lungo la via di fuga, però, il rapinatore era stato costretto ad abbandonare il cassetto con i soldi, forse perché spaventato dalle sirene dei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Carrara, che appena ricevuto l’allarme di rapina avevano dato inizio ad una vera e propria caccia all’uomo, passando al setaccio tutta la zona intorno al supermercato.
Alla fine, mentre un passante restituiva al titolare del supermercato il cassetto del registratore di cassa ancora intatto che il fuggitivo aveva abbandonato per strada, i carabinieri recuperavano in un giardinetto pubblico poco distante uno zaino con dentro alcuni indumenti, che poi sono risultati gli stessi che aveva indosso il malvivente quando era entrato nel negozio con il coltello in pugno.
Dopo aver repertato e sequestrato quei vestiti da inviare al Reparto Investigazioni Scientifiche per cercare tracce di DNA, i carabinieri di Carrara hanno acquisito i filmati delle telecamere installate nel supermercato che si sono rivelate molto utili per le indagini in quanto avevano immortalato il rapinatore in azione. Anche i filmati della videosorveglianza comunale sono stati scandagliati dai militari dell’Arma che alla fine sono riusciti a ricostruire anche le fasi antecedenti la rapina, quando il bandito ha raggiunto il supermercato in sella ad una bicicletta.
Ancora una volta per la risoluzione del caso è stato fondamentale l’intuito ma soprattutto il controllo del territorio dei carabinieri, che dopo aver confrontato tutti i filmati delle varie fasi della rapina hanno ipotizzato che dietro il vistoso paio di occhiali scuri riparato dalla visiera del cappellino poteva esserci il volto di una loro vecchia conoscenza. Infatti, i militari dell’Arma hanno orientato le indagini su un pregiudicato di 45 anni originario di Carrara che i primi di luglio, a Marina di Massa, aveva strappato di dosso il marsupio a un minorenne, ma il furto gli era andato male perché subito dopo era stato arrestato, sempre dai carabinieri. Dopo l’udienza di convalida, il Giudice, in attesa del processo, gli aveva imposto di presentarsi i giorni in caserma per la firma.
La prova definitiva che ha inchiodato il quarantacinquenne è stata acquisita dai carabinieri di Carrara proprio nella caserma di Marina di Massa. L’uomo, infatti, si era presentato domenica mattina con gli stessi vestiti utilizzati durante la rapina al supermercato commessa nel pomeriggio, corrispondenti a quelli che erano stati poi ritrovati dalla pattuglia del Radiomobile nei giardinetti dove evidentemente il bandito si era cambiato per non farsi riconoscere.
L’indagine lampo dei militari si è quindi conclusa nel giro di 48 ore. Infatti, dopo aver messo insieme tutti i pezzi della vicenda, il quarantacinquenne è stato denunciato per tentata rapina aggravata, con una dettagliata informativa di reato che i carabinieri hanno depositato in Procura. Trascorsi appena una decina di giorni dalla rapina, il Giudice Giovanni Maddaleni, accogliendo la proposta del Pubblico Ministero Alessia Iacopini, ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare a carico del quarantacinquenne recidivo, che è stato nuovamente arrestato e portato in carcere a Massa.
Nel frattempo, proseguono le indagini dei carabinieri della compagnia di Carrara per stabilire se posso essere opera dello stesso rapinatore altri fatti analoghi accaduti in provincia nel periodo in cui era a piede libero.
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