lunedì, 20 Marzo, 2023

Calcolare la rendita catastale: guida pratica all’uso della compravendita

Chiunque voglia vendere o comprare casa deve essere in possesso di una serie di documenti che ne attestino il buono stato, l’agibilità o abitabilità, la visura e planimetria catastale, il certificato di provenienza urbanistica, che gli impianti siano a norma con un attestato di Prestazione Energetica e molti altri che di volta in volta devono essere aggiornati a seconda delle specifiche necessità.

Un altro dato fondamentale che bisogna conoscere però, è la rendita catastale intesa come valore fiscale dell’immobile. Essere al corrente di questo dato aggiornato è fondamentale per poter prevedere l’entità delle tasse da pagare una volta effettuato l’acquisto.

In soldoni la rendita catastale è la base usata per determinare il valore catastale (il reddito imponibile soggetto alle imposte e alle sovrimposte), dato che si ottiene moltiplicando la prima, rivalutata del 5%, per il coefficiente definito dalla legge relativamente la sua categoria catastale e la destinazione d’uso. Questa rivalutazione è necessaria per gli immobili delle categorie catastali A, C, D ed E (mentre per gli immobili di categoria B è pari al 40%) al fine di ottenere un valore della rendita catastale corretto alle indicazioni del prezzo di mercato. Il coefficiente ottenuto serve poi per il calcolo dei tributi e delle imposte di proprietà come l’IMU, l’imposta di registro nelle compravendite ma anche le imposte ipotecarie e catastali nelle donazioni o nelle compravendite.

Come determinare però tale parametro di partenza? Come possiamo apprendere dalla guida di approfondimento fornita da Dove.it, per effettuare il calcolo della rendita catastale di un bene immobile occorre cimentarsi in un’operazione matematica.

La rendita catastale calcolo si effettua moltiplicando la dimensione dell’immobile (determinata in metri cubi, metri quadri o vani catastali) per un valore numerico specifico che l’Agenzia delle Entrate determina a seconda della zona in cui si trova la casa e la sua destinazione d’uso.

Per avere questo dato a fini fiscali l’unico modo è rivolgersi, come detto, all’Agenzia delle Entrate che dispone di ogni dato emesso dal Catasto relativo al nostro patrimonio immobiliare. Poiché la normativa attuale in Italia varia periodicamente i parametri tecnico-estimativi utili a determinare la rendita catastale, è utile chiedere sostegno anche ad un’agenzia immobiliare per la sua quantificazione esatta ed avere anche la consulenza normativa e burocratica tale per disporre di tutte le informazioni corrette relative lo stato dell’immobile da vendere o acquistare.

Si tratta dunque di un settore in costante divenire e solo affidandosi ad esperti come Dove.it si può avere la certezza che le informazioni fornite al cliente siano veritiere, merito anche dell’assodata professionalità del suo team di esperti che dal 2018 è operativo con soluzioni e valutazioni totalmente personalizzate per ogni singola esigenza specifica.

Redazione
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