18 Aprile 2024, giovedì
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ASL Toscana nord ovest: sulla liquidazione degli straordinari il Nursind ha preso un abbaglio.

“La ASL Toscana nord ovest ha regolarmente liquidato gli straordinari sia agli OSS, sia agli infermieri”. L’azienda risponde così alle accuse del sindacato. “Evidentemente il Nursind si riferisce al pagamento dell’attività aggiuntiva, oggetto di un accordo siglato il 4 marzo scorso che prevedeva il riconoscimento economico aggiuntivo di 30 euro l’ora per il personale impegnato nelle attività COVID”.
“La settimana scorsa abbiamo regolarmente comunicato, alle organizzazioni sindacali, compreso il Nursind, che i compensi relativi all’attività aggiuntiva, svolta nei mesi di marzo e aprile, saranno liquidati a giugno. Ciò è dovuto al fatto che le modalità di utilizzo dell’apposito codice di timbratura di tale attività non sono state probabilmente ben esplicitate nelle fasi iniziali, per evitare di corrispondere importi non dovuti per poi doverli recuperare, è stato necessario verificare che le ore in più siano state effettuate nei reparti Covid, nelle USCA territoriali, nelle RSA, negli alberghi sanitari e non nelle prestazioni ordinarie”
“Gli operatori – continua la nota della ASL – troveranno nella busta paga di maggio l’acconto del premio COVID, frutto dell’accordo tra Regione Toscana e Organizzazioni Sindacali, mentre il saldo è previsto nel mese di giungo. Quindi, nel cedolino di queste mese, circa 9 mila operatori del comparto (infermieri, OSS, assistenti sociali, tecnici di laboratorio e di radiologia e amministrativi che sono stati a contatto con l’utenza), vedranno liquidato, oltre allo stipendio e gli straordinari, anche un premio individuale che va da 600 a 250 euro per un totale di circa 2 milioni e 800 mila euro. La fase finale, prevista per giugno, vedrà il riconoscimento del premio complessivo per il quale la Regione Toscana ha messo in campo 38 milioni di euro, un segnale forte e concreto verso tutti gli operatori che nel periodo di massima allerta hanno saputo rispondere, da veri professionisti, alle esigenze della popolazione sia negli ospedali, sia sul territorio, tutelando la salute di tutti i cittadini.

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