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Salute: dai cibi stranieri quasi un allarme al giorno, sono 4 volte più pericolosi di quelli comunitari

Allarme di Coldiretti: scegliere il km zero.

I cibi stranieri importati in Italia hanno provocato quasi un allarme alimentare al giorno.
Sul totale dei 398 allarmi che si sono verificati nel nostro paese nel 2018 solo 70 (17%) hanno riguardato prodotti con origine nazionale, 194 provenivano da altri Paesi dell’Unione europea (49%) e 134 da Paesi extracomunitari (34%).
In altre parole oltre quattro prodotti su cinque pericolosi per la sicurezza alimentare provengono dall’estero (83%). È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base delle elaborazioni del sistema di allerta Rapido (Rassf) che pone il tema della sicurezza alimentare e della trasparenza dell’informazione ai consumatori in cima all’agenda.
“Gli alimenti extracomunitari sono 4 volte più pericolosi di quelli comunitari e 12 volte di quelli Made in Italy poiché, spesso, non rispettano la normativa per i pericoli alla salute e l’utilizzo di sostanze chimiche dannose per l’ambiente. – spiega Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara -. Questo accade anche grazie alla regia e alle norme sancite dagli accordi bilaterali o multilaterali di libero scambio a cui speriamo, i nuovi eletti nel parlamento europeo, porranno un argine. L’Italia è, grazie al pressing della nostra organizzazione, all’avanguardia in Europa per la trasparenza delle informazioni sulle etichette degli alimenti, ma questo primato rischia di essere cancellato dall’entrata in vigore nell’aprile 2020 delle norme europee fortemente ingannevoli per i consumatori”.
Un argine ai rischi e pericolo dei cibi stranieri di dubbia provenienza è rappresentato dai prodotti agricoli tradizionali, oltre 80 quelli prodotti a Massa Carrara, dal biologico e dal km zero. A tutela delle produzioni Made in Italy, Coldiretti sta promuovendo, insieme ad altre nove organizzazioni, l’Iniziativa Europea dei Cittadini EatORIGINal – Unmask your food al fine di estendere l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti. E’ possibile firmare la petizione in tutti gli uffici Coldiretti, presso i mercati di Campagna Amica e sul sito www.eatoriginal.eu. “Acquistate prodotti di stagione, italiani e possibilmente locali attraverso la rete di Campagna Amica che garantisce provenienza e tracciabilità. – conclude la Ferrari – Se è non è la stagione delle ciliegie non comprate le ciliegie, e se non è la stagione del melone non comprate il melone”.

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