“Credo nella Valle di Zeri. Insieme a mio marito in questi anni abbiamo creato i presupposti per continuare a vivere qui e perché un giorno possano farlo anche i nostri figli se avranno voglia di farlo. A guidarci c’è l’amore per questa terra e la passione smisurata per quello che facciamo”: in pochi semplici concetti c’è tutta l’energia e l’attaccamento alle origine alla Valle di Barbara Conti, la mamma-casara quarantenne che alleva mucche e pecore, produce formaggi di grandissima qualità tra pascoli e boschi e ha fatto della multifunzionalità della sua azienda, nata nel 2012, un modello eroico di resilienza ed opportunità in un contesto non certo facile e comodo come quello dell’Appennino Tosco-Ligure-Emiliano.
Una “superdonna” secondo Coldiretti Massa Carrara che nel giorno della Festa delle Donne ha voluto premiarla per la sua tenacia e per essere di esempio per molte donne e giovani. A consegnare direttamente al caseificio di Bergugliara lo speciale omaggio floreale assegnato ogni anno ad una donna che è fonte di ispirazione, è stato il direttore di Coldiretti Massa Carrara, Francesco Cianciulli. Un momento celebrato dalla presenza del sindaco del Comune di Zeri, Cristian Petacchi. Mamma di tre figli e titolare dell’azienda “I Trei fantoti”, Barbara è la più giovane tra le allevatrici della pregiata pecora zerasca.
Dal dopo guerra ad oggi la zona si è lentamente spopolata tanto che l’attività̀ di Barbara rappresenta una speranza e una precisa volontà̀ di non disperdere un patrimonio familiare profondamente legato al territorio. I suoi genitori e quelli di suo marito provengono proprio da questa cultura, entrambi hanno imparato e continuato un mestiere tramandato dai propri cari.
L’intera famiglia di Barbara, compresi i tre maschietti, che hanno dato il nome anche all’azienda, è impegnata nell’attività agricola. “E vogliamo crescere ancora e con noi far crescere il territorio dove siamo nati. – racconta ancora Barbara – Vivere qui è per me un privilegio. A darci una grandissima spinta sono amici e turisti che apprezzano i nostri prodotti e che trascorrono con noi molti momenti della nostra attività. Dalla primavera in poi la nostra azienda diventa la fattoria di tutti: qui le famiglie vengono per far vivere un’esperienza vera ai figli, per degustare i nostri prodotti con vista sulla vallata o semplicemente mangiarsi un gelato a km zero che produciamo qui nel nostro caseificio. Un luogo diventa accessibile se crei le condizioni per renderlo accessibile. Qui passa tantissima gente durante l’anno e non solo per acquistare i nostri formaggi, le nostre ricotte, i nostri salumi o le nostre farine, ma per riconnettersi con la natura, con i boschi e con i pascoli. C’è molto di più…”.