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Mastrini e Novoa a “Riparti Lunigiana” di Radio A

Candidare la Lunigiana a Capitale della cultura “e fare un salto di qualità internazionale”. È la proposta lanciata dal sindaco di Mulazzo Claudio Novoa dai microfoni di Radio A, nel corso della quarta puntata di “Riparti in Lunigiana”, l’appuntamento del sabato mattina, che l’ha visto confrontarsi con il primo cittadino di Tresana, Matteo Mastrini su molti temi, tra i quali sanità, sicurezza del territorio e dei cittadini, invasione dei cinghiali. E sono proprio i primi dati, “confortanti” ha detto Novoa, che arrivano dal comparto del turismo a richiedere di fare un passo in più. “Abbiamo avuto una partenza tardiva ma poi c’è stato un ottimo rimbalzo – ha chiarito  Novoa  – Ritornano gli stranieri, la Lunigiana offre occasioni di turismo esperenziale e buon vivere”. Indubbio il ruolo giocato dalle celebrazioni del settimo centenario della morte di Dante. Ma la chiave vincente a suo giudizio è stato anche il fatto che i comuni della Lunigiana hanno iniziato “a lavorare in termini comprensoriali. Abbiamo vinto un budget per Borghi in festa. La prova che facendo squadra si può essere riconosciuti e premiati, ed è un modo di capitalizzare l’esperienza”. 

E i risultati del lavorare insieme arrivano, sempre secondo Novoa, anche rispetto alla redazione del piano strutturale intercomunale, che definisce i futuri insediamenti residenziali, la tutela del paesaggio, lo sviluppo della viabilità. Il 30 settembre dovrà essere approvato in Regione, poi diventerà strumento operativo dei comuni. Critico su questo punto Matteo Mastrini, che si è detto “d’accordo a muoversi insieme” ma ha sottolineato il vizio a monte della legge 65/2016, che ha cancellato gli indici di fabbricabilità dei terreni privati con il bisturi: “Parliamo di terreni sui quali i cittadini hanno pagato per anni le tasse.

D’accordo, oltre i campanili e oltre la diversa appartenenza politica anche sul tema caldissimo della sanità.

Mastrini ha denunciato “il depauperamento non solo dei servizi ospedalieri ma anche dell’organico dei medici”, in particolare ortopedici e pediatri. A fine anno, i due presidi ospedalieri di Fivizzano e Pontremoli dovranno fare i conti con i pensionamenti. “Avranno il pediatra presente a turno 3 giorni alla settimana”. D’accordo Novoa: “Bbattiamo i pugni, la sanità è uno degli elementi cruciali. Il diritto alla salute vorremmo che fosse garantito. E i presidi ospedalieri hanno dimostrato di essere fondamentali durante la pandemia. Vorremmo farli diventare pilastri nel servizio sanitario regionale”.

Infine, un appello a concertare insieme a cacciatori e agricoltori una strategia anche preventiva per affrontare il problema dell’assedio degli ungulati ai paesi.

Redazione
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