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Massa, il Circolo Arci Trentuno Settembre chiede al Comune di abbassare l’iva su assorbenti nelle farmacie comunali

Il Circolo Arci Trentuno Settembre ha inoltrato a tutte le consigliere comunali di Massa una mozione con cui impegnare il Comune ad una riduzione dell’IVA sugli assorbenti, i pannolini e i pannoloni venduti nelle farmacie comunali.


“Come circolo Arci Trentuno Settembre abbiamo inoltrato a tutte le consigliere comunali di Massa, di maggioranza e di minoranza, una mozione che intende impegnare il Comune ad abbassare al 4% l’Iva su assorbenti, pannolini e pannoloni, ad oggi fissata al 22% come se questi prodotti fossero beni di lusso. Invecchiare, essere bambini o avere le mestruazioni non possono definirsi scelte. Chiediamo quindi all’amministrazione di parlare senza vergogna di queste condizioni e di sostenere la campagna dell’associazione Onde Rosa promossa da oltre 500 mila persone. Chiediamo in particolare alle donne che siedono in consiglio, distanti politicamente ma accomunate dalla condizione femminile, di sostenere la nostra proposta: una riduzione dell’aliquota farebbe comodo alle famiglie monoreddito, e soprattutto darebbe anche l’idea di uno Stato civile che ha sensibilità verso il mondo femminile, dei bambini, dei disabili e degli anziani“.

“In alcuni paesi europei e non i prodotti sanitari femminili, per neonati per anziani e disabili non solo non costano quanto in Italia, ma sono forniti gratuitamente ad alcune fasce della popolazione, come le studentesse. Si stima che in Italia le donne che ogni mese si recano al supermercato per comprare assorbenti siano 21 milioni. Ogni anno in Italia vengono venduti 2.6 miliardi di salviette igieniche, con l’Iva al 22%. Ogni donna, dal menarca alla menopausa, escludendo le eventuali gravidanze, ha circa 520 cicli mestruali e consuma almeno 12 mila assorbenti. I prezzi allo scaffale sono molto variabili, ma in media una confezione da 14 salviette igieniche costa 4 euro, e spesso ne servono due. Calcolando che per tredici cicli l’anno vengano spesi, fra assorbenti esterni e interni circa 126 euro, di questi 22,88 euro vanno allo Stato come imposta sul valore aggiunto. La stessa Iva è applicata anche alle più durevoli mooncup, ancora poco diffuse e vendute in un milione di pezzi. Sempre al 22% è l’IVA sui pannolini per neonati e sui pannoloni per disabili ed anziani“.

Chiediamo quindi alle consigliere e all’amministrazione di sostenere la campagna nazionale dell’associazione di donne Onde Rosa sulla riduzione del peso dell’IVA sui prodotti per la protezione dell’igiene femminile, dei neonati, dei disabili e degli anziani, tramite comunicazioni stampa, web e iniziative pubbliche.
E in attesa di giungere alla riduzione dell’IVA a livello nazionale, chiediamo alla Giunta Persiani di dare mandato alle Farmacie Comunali di predisporre una variazione sui prezzi di assorbenti e  mooncup, pannolini e pannoloni in vendita presso le filiali al fine abbattere il carico dell’IVA per un valore pari alla differenza tra la aliquota sui beni di lusso e quella sui beni di prima necessità, a favore di donne in stato di disoccupazione e a favore di donne di età inferiore ai 19 anni”.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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