Massa Carrara ha chiuso il 2021 con il segno meno per quanto riguarda la raccolta di sangue, plasma e multicomponenti. Un calo generale del 4,82%, come riportano i dati relativi allo scorso anno illustrati dalla presidente di Avis Toscana Claudia Firenze in occasione dell’assemblea regionale dell’associazione all’Hotel Borgo Palace di Sansepolcro (Arezzo).
Un risultato in cui pesano gli effetti a lungo termine della pandemia, mitigati solo dall’impegno sinergico di Avis, delle istituzioni, dei trasfusionisti e delle altre associazioni del dono. Numeri in calo in tutta la regione, influenzati da diversi fattori, dalla campagna vaccinale alle varie ondate del virus, dalla riduzione degli orari dei centri trasfusionali fino al calo del personale sanitario e alla ridotta promozione.
A Massa Carrara rispetto al 2020 le donazioni sono diminuite di 543 unità (-4,82%) passando da 11272 alle 10729 del 2021. Comunque positiva la raccolta di sangue intero, che ha retto i colpi inferti dal Covid crescendo del 2,3% (159 unità in più, da 6939 a 7098) rispetto al 2020. A Massa Carrara, la decrescita maggiore si è invece verificata nella raccolta dei multicomponenti, che ha toccato il 76,9% in meno anche se si tratta di cifre basse, -30 unità calando da 39 a 9 donazioni.In discesa, come da andamento medio della Toscana, anche il plasma: -15,6% (-672 prelievi), passando da 4294 a 3622 donazioni.
Il totale dei soci donatori è di 6641, di cui 4811 attivi nel 2021. I nuovi soci sono 419 (209 uomini e 210 donne), di cui 31% (129) compreso nella fascia d’età tra i 18 e i 25 anni.
Nel 2021 dai donatori di sangue toscani di Avis sono state effettuate 82 mila donazioni di sangue intero (il 74%), 25600 di plasma e oltre 3000 di multicomponenti. Se il dato relativo al sangue è in crescita del 2% (2000 donazioni in più), il plasma è sceso del 12%, con 3400 prelievi in meno. Anche nell’Area Vasta Nord Ovest la maggioranza delle sedi Avis ha presentato un andamento negativo, con la zona della Versilia che ha manifestato la maggior perdita di donazioni con un 7% in meno rispetto al 2020 (peggio ha fatto solo Prato), seguita dalla provincia di Massa Carrara. Le province di Livorno e Pisa, invece, hanno registrato una diminuzione più contenuta. Fa eccezione Lucca, che continua a crescere pure nel 2021 realizzando il 5,8% in più di donazioni.
“Anche a Massa Carrara, come nella maggior parte della Toscana, si registrano risultati e numeri negativi per quanto riguarda il totale delle donazioni – commenta la presidente di Avis Toscana, Claudia Firenze– ma grazie a un impegno enorme da parte di tutti, associazioni, trasfusionisti e istituzioni, abbiamo evitato una crisi ben peggiore e adesso siamo pronti a rilanciare la raccolta del sangue e del plasma”.
“La carenza di sangue e dei suoi derivati – continua Firenze – è una sconfitta per l’intera società, donare significa salvare delle vite. Da un lato potenzieremo la campagna di sensibilizzazione, in un’estate che si preannuncia più serena della precedente, sfruttando ogni mezzo possibile, dall’altro dovrà aumentare l’efficienza del sistema trasfusionale così da non disperdere gli sforzi dei donatori. Un dato che mi ha fatto piacere è la crescita delle donatrici nella fascia 18-25 anni, in controtendenza rispetto a ciò che riscontriamo nei più adulti e che ci fa ben sperare per il futuro”.