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Lerici, il Festival Suoni dal Golfo si racconta in un cortometraggio

Suoni dal Golfo si racconta in un cortometraggio, proiettato per la prima volta giovedì 18 aprile, ore 18.30, nella Sala consiliare del Comune di Lerici.
Realizzato durante la seconda edizione del Festival diretto dal Maestro Gianluca Marcianò, il video racconterà gli eventi e i dietro le quinte della rassegna di musica e poesia che anima il territorio lericino da ormai due estati.
«Alla vigilia della nuova edizione del Festival, siamo lieti di presentare alla cittadinanza un cortometraggio che vuole raccontare il Festival da un’inedita prospettiva e, allo stesso tempo, celebrare il successo che la rassegna ha riscosso tra il pubblico in entrambe le stagioni già svolte » – commenta il Sindaco di Lerici Leonardo Paoletti. – « Il pubblico ha, in questi due anni, dimostrato grande affetto nei confronti di un Festival che ha enormemente arricchito il nostro territorio, sia da un punto di vista artistico che umano. La rassegna tornerà quest’anno con un nuovo, inedito programma, ogni volta più ricco di appuntamenti e ospiti prestigiosi».
L’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, vedrà la partecipazione del direttore artistico del Festival Gianluca Marcianò.
Lo stesso giorno, alle ore 21 al Teatro Astoria, si svolgerà il quarto appuntamento con la stagione concertistica del Festival: in scena “El Tan(g)o. Storie di vita a Buenos Aires”, con Mario Stefano Pietrodarchi, bandoneon, e Luca Lucini alla chitarra. Un racconto musicale seducente, il ricordo dolce di calde melodie che sanno di mare e amori, speranza, scaturite da storie di vita genuine, nell’Argentina dei primi anni del Novecento, terra promessa degli emigrati italiani.
Alle ore 17, nel Salotto dell’Hotel Shelley e delle Palme, avrà luogo l’appuntamento pomeridiano “Un caffé con l’artista”, durante il quale sarà possibile incontrare e conversare con gli artisti in scena la sera stessa.
«Il Festival nasce nel 2017, grazie ad un’idea condivisa con l’amico e grande musicista Maxim Novikov e condivisa da un’altra carissima amica, l’assessore Luisa Nardone, che ha subito coinvolto il Sindaco Leonardo Paoletti » – spiega il direttore artistico del Festival Gianluca Marcianò. – «Con il loro supporto e quello di moltissimi mecenati provenienti da tutto il mondo, eccoci qui a presentarne la terza edizione. Di noi ha parlato il Financial Times, il BBC Music Magazine, la stampa giapponese, quella russa, Avvenire e molti altri media nazionali e internazionali. Il supporto si è subito esteso a tutta la cittadinanza che ha dato un grosso contributo, a partire dalla Parrocchia e da Don Federico in prima persona. Lerici ha adottato questo Festival il cui cuore è rappresentato dal progetto Orchestra Excellence. Giovani musicisti di grande talento che si incontrano nel Golfo dei Poeti, fanno grande musica, diventano amici e portano nelle loro nazioni il ricordo di Lerici, ampliando sempre più la conoscenza del nostro meraviglioso territorio. Sono loro i veri protagonisti di questa storia che finalmente è stato documentata in modo splendido da Matteo Bertocchi ed Elena Giorgi in un cortometraggio. Sono felice dei risultati ottenuti e di poter mostrare a tutti questo splendido lavoro. Sarà anche l’occasione per presentare tutte le novità di quest’anno, un programma ricchissimo con la partecipazione anche del Coro del Carlo Felice e la presenza di Nadine Labaki e Khaled Mouzannar di recente nominati all’Oscar per il film “Cafarnao”, che uscirà nelle sale italiane l’11 aprile. Io ci sarò il 18 aprile e spero saremo in tanti a partecipare».
«Impressionante lo scenario che avvolge Suoni dal Golfo » – concludono Elena Giorgi e Matteo Bertocchi, curatori del cortometraggio. – « La particolarità e l’esclusività dei luoghi si fonde con cambi repentini di luce e colori. Ripercorrere da ogni angolazione le due settimane di Festival non può che emozionare considerando l’impegno incessante di un’oleata macchina organizzativa perfettamente sincronizzata coi fusi orari di tutto il mondo. Ben 75 orchestrali provenienti dai cinque continenti in poco meno di ventiquattro ore si incontrano e come per magia interagiscono con sorprendente agilità. Un solo desiderio: essere semplicemente loro stessi e mai un gradino sopra gli altri. La grandezza del progetto sta proprio qui: investire nei giovani e dare loro un’opportunità tanto preziosa in contesti meravigliosi quali sono le location delle performance. Tutto questo fa bene al cuore e genera bellezza da filmare e imprimere nella memoria. Sono giorni frenetici per lo staff e non meno per le famiglie ospitanti, che fanno a gara nel mettere a disposizione l’impossibile. Don Federico, pilastro portante della comunità, offre accoglienza e spazi dove si mescolano lingue, culture, religioni, speranze. Tra una prova e l’altra c’è tempo per una partita a carte o a biliardino, per un gelato o un salto in spiaggia, magari con la tromba. Capita a volte di imbattersi in veri e propri show qua e là per il comune. Il tutto è casuale, spontaneo. Tre o quattro di loro improvvisano, tanto per conoscersi meglio e dare il massimo ai concerti della sera. Assistere alle prove è piacevole e con pochissime interruzioni. Sono giovani preparati e mantengono concentrazione e livello alto per tutto il tempo: selezionati con estrema cura dal direttivo, non c’è che dire. Riprendere il backstage e il flashmob è stato per noi un privilegio assoluto poiché ci siamo goduti la loro umanità, non solo note e virtuosismi. Alcuni momenti della rassegna rimarranno indelebili per la comunità come il concerto d’archi in Piazza Mottino. Protagonisti quattro musicisti di primissimo livello che sono riusciti a creare un arco d’amore fra culture storicamente in conflitto come quella araba e quella israeliana. Musica che diventa modello di cooperazione, dialogo e scambio. Per Lerici il Festival Suoni dal Golfo sarà un’opportunità di crescita e non solo mondanità e spettacolo. Possiamo solo ringraziare di aver potuto seguire il tutto da vicino e custodirlo gelosamente nel cuore ».

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