Il 6 Aprile 2019, a Fivizzano sarà concessa la cittadinanza benemerita ad Alfredo Sasso. L’artista, nato nella cittadina Lunigiana nel 1946, ha vissuto in quei luoghi nei primissimi anni di vita e si è trasferito successivamente in altri paesi dell’entroterra toscana, tra cui Camaiore e Pietrasanta.
Dopo aver frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Carrara, Sasso è stato scelto come assistente da Jacques Lipchitz per la realizzazione di tre grandi monumenti collocati rispettivamente a Philadelphia, a New York e a Gerusalemme. Da allora la sua carriera è stata un continuo susseguirsi di successi e di riconoscimenti; nel 1979 ha aperto uno studio a New York e ha insegnato scultura alla Salzburg Summer Academy or Art; nel 2001 è tornato in Italia e ha proseguito la sua indagine artistica, aggiungendo all’originalità delle forme significati sempre più fini e dettagliati.
L’arte di Alfredo Sasso prende vita da un’investigazione sull’interiorità, i suoi temi scandagliano la forma dell’anima e si fanno sostanza nella profondità dell’io.
Motivo ricorrente della sua ricerca è la gabbia, metafora del senso di prigionia che l’Essere umano sente da sempre come proprio. L’individuo di Sasso è insieme espressione del singolo e della collettività, i suoi tratti descrivono allo stesso tempo l’uno e i tanti, l’uomo solo e l’intera umanità.
Attraverso la forma del corpo, Sasso descrive la prigionia dell’interiorità; una condizione che limita e allo stesso tempo definisce, traccia i confini per esprimere il sé fino a diventarne dimora e dunque protezione.
Sasso maneggia con ispirata abilità il linguaggio scultoreo e quello pittorico; in ogni ambito le sue opere sono caratterizzate da una corrispondenza impalpabile tra tecnica e significato, un richiamo di reciprocità che mescola il metodo con l’allusione artistica, fonde la procedura con la poetica fino a sviluppare, in un gioco di rimandi e di forme, il risultato finale. I suoi ritratti sbiancati sono l’espressione eterea del tempo e del ricordo, la traccia di un passaggio che attraverso gli occhi sfuma senza riuscire a scomparire. Fivizzano rende omaggio a questo grande artista che riconosce come proprio, in una celebrazione festosa che esprime insieme l’orgoglio e l’accoglienza delle terre Lunigianesi.
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Insieme al sindaco Paolo Grassi e a Francesca Nobili, assessore alla cultura, parteciperanno all’incontro Augusto Palermo, gallerista di Futura Art Gallery e
Letizia Vaioli, autrice del Blog Buongiorno Matematica e curatrice dei testi del catalogo dell’artista.
La cerimonia sarà impreziosita dalla voce dal soprano Sara Cappellini Maggiore, artista di fama internazionale legata a Sasso da una profonda e sincera amicizia. In occasione del 500’ anniversario della nascita di Cosimo I De’ Medici, Granduca di Toscana la cantante indosserà un abito creato da Elisabetta Garinei, ispirato alla moda della Firenze medicea. L’appuntamento, è per il 6 aprile 2019, alle ore 18 nel Museo di San Giovanni, ove siete tutti benvenuti!
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