È Karima, notissima cantante livornese, l’artista che, mercoledì scorso è stata ospite, presso l’Ospedale delle Apuane di Massa, della Associazione Donatori di Musica.
Il direttore del reparto di Oncologia, Andrea Mambrini, la presenta: “Abbiamo una delle voci più intense del panorama musicale nazionale, protagonista di collaborazioni estremamente raffinate ed entusiasmanti (Burt Bacharach ma anche John Legend e perfino Whitney Houston) che sarà accompagnata da uno dei pianisti più eterogenei ed eclettici che la scena internazionale stia proponendo ovvero Piero Fassi. È diverso tempo che la nostra associazione tenta approcci con questo fantastico duo proprio per ottenere una esibizione qui in ospedale. E finalmente siamo riusciti ad organizzarlo.”
“Lei, Karima, – continua il dottore – è una delle protagoniste di un nuovo genere, se così possiamo definirlo, nel quale jazz, blues, soul e gospel si mescolano in un sublime estratto, armonioso, carismatico, poliedrico, nel quale le singole abilità della sua voce emergono spontanee accentando superbamente le diverse individualità. E poi – prosegue Mambrini – ancora una volta viene confermata la reciprocità fra il dono che l’artista concede ed il calore che riceve concedendolo. Una simmetria nella quale i pazienti entrano in un ambiente leggero, libero dalle pesanti oppressioni ricorrenti, psicologiche ma anche terapeutiche, mentre gli artisti guadagnano il dono che il loro gesto concede loro. Ed è questa biunivocità che racchiude il successo di questi nostri appuntamenti: entrambi i soggetti ricevono una gratifica che ne delinea un arricchimento immateriale ma di grande appagamento morale.”
È poi Karima che, dopo una brevissima sua introduzione, apre la scena. I brani proposti sono quelli del suo storico repertorio: Burt Bacharach, soprattutto con le celeberrime “Arthur’s theme” e “Close tu you”, “Anna verrà” dell’indimenticabile Pino Daniele, il suo brano “Come in ogni ora” da lei stessa presentato al Festival di Sanremo del 2009, ed ancora estratti dal concerto di Umberto Bindi espressi in una sua personalissima interpretazione contaminata inevitabilmente dalla sua impronta blues. Un concerto che ha conquistato il pubblico nella saletta policonfessionale dell’Ospedale delle APuane, attirando la curiosità e l’approvazione anche di sanitari, visitatori e pazienti in transito nei corridoi.