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Jacopo Ferri: “Le carenze nei servizi ed i costi scaricati sui cittadini sono malasanità”

“In questi tempi di vergognosa organizzazione sanitaria, se avete 80 anni, vivete in Lunigiana e dovete fare una mammografia preparatevi ad essere dirottati su Empoli, ovviamente a spese vostre e con appuntamento a 2020 inoltrato! Oppure, come in un recente caso, preparatevi a rivolgervi ad un privato (costoso ma vicino e veloce) o a migrare verso un servizio pubblico più ‘normale’ di una delle regioni vicine”. A dirlo è Jacopo Ferri, consigliere di Forza Italia a Pontremoli.

“È successo per davvero e probabilmente succede e succederà ogni giorno almeno fino a quando saranno questa Azienda Usl e questa Giunta Regionale a decidere le sorti della sanità nei territori come i nostri, ricchi di dignità e bellezze, ma considerati marginali per montanità, distanze e scarsa popolazione”, prosegue Ferri.

“Del resto, come si è già detto, da maggio scorso non è più possibile, a prescindere dall’età, prenotare una mammografia se non in strutture di costa (ed in tempi biblici) oppure (appunto) in un’altra comoda location all’interno dell’Asl Nord Ovest…. (se si è fortunati). La geniale soluzione che starebbe studiando l’Azienda pare poi sia peggiore del male: possibilità di prenotare solo 15 giorni prima dell’esame, con un presumibile ingolfamento del sistema e la consacrazione del principio ‘chi prima arriva meglio alloggia’, con lo scopo subdolo (si fa per dire) di nascondere liste d’attesa impossibili e con la conseguenza drammatica di rendere molto aleatoria la conoscenza del reale bisogno delle persone”.

“Storie di ‘malasanità’, già, perché in tutte le circostanze in cui un cittadino, magari anziano, è privato di un servizio figlio di un valore costituzionalmente garantito, o quel servizio gli è ‘concesso’ a condizioni molto più onerose e molto più disagevoli per distanza del luogo e per i tempi in cui verrebbe reso, allora, ogni volta, si mortifica una popolazione ed il suo territorio”.

“Storie di ‘malasanità’ come quella che vede annunciato in pompa magna il ritorno della risonanza magnetica all’ospedale di Fivizzano (ci mancherebbe altro! La sospensione del servizio per diversi mesi è stata un’altra vera vergogna). Così come è vergognoso che non sia ancora possibile in quella sede utilizzarla per chi avesse bisogno di fare esami con mezzo di contrasto. Altrettanto grave è che non si parli neppure di ripristinare il medesimo servizio a Pontremoli, dove peraltro gli esami si potrebbero eseguire utilizzando il mezzo di contrasto e dove invece, attualmente, non è così possibile fruire di risonanze all’addome, al torace, alla colonna dorsale, alla mandibola, al bacino, alla gamba, all’encefalo. Per questo combinato disposto di alchimie organizzative in danno ai cittadini, i lunigianesi dovranno, a seconda delle esigenze, ancora muoversi necessariamente con mezzi e risorse proprie verso altri lidi (speriamo più prossimi rispetto ad Empoli!)”.

“Storie di ‘malasanità’ come la persistente mancanza di una dietista di cui si sente davvero il bisogno presso i plessi ospedalieri della Lunigiana – aggiunge il consigliere pontremolese -, o come le nuove modalità per la prenotazione di esami di malati oncologici del nostro territorio, i quali da due mesi non hanno più la priorità su chi proviene dalla costa tanto che dai reparti non riescono più a garantire loro tempistiche decenti per effettuarli. Ennesime carenze, ennesime azioni di depotenziamento messe in evidenza continuamente in questi mesi/anni e quasi sempre ignorate o respinte con tracotanza”.

“Credo che sia giunto il momento, anche in vista di elezioni fondamentali per il futuro della sanità quali quelle regionali, di interrogarsi davvero sull’importanza e l’improcrastinabilità degli investimenti nei territori più periferici e marginali, affinché sia garantito veramente a tutti, ed alle stesse condizioni, ogni servizio socio-sanitario: non è pensabile doversi spostare per più di venti/trenta chilometri per una qualunque verifica medico/sociale (urgente o meno che sia) ed andare oltre tempi ragionevoli per effettuarla. Anche quando dovesse essere impossibile garantire esami, per particolare specificità, deve, diversamente, essere previsto che sia l’Azienda/la Regione a farsi carico del costo economico che deriva al cittadino da quel disagio socio-assistenziale”.

“Su questa presa di coscienza e sull’impegno a garantire questo principio ineludibile, la cosiddetta ‘provincia’, tanto più se montana, deve sfidare partiti e movimenti in vista delle elezioni regionali. Forza Italia, a Pontremoli ed in Lunigiana, si farà carico di dirlo, chiaramente e sempre, a chi si proporrà per governare la Regione Toscana – conclude Jacopo Ferri -, sperando che siano proposti modelli di efficienza che, soprattutto in sanità, per le zone come le nostre siano diversi e migliori”.

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