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Inaugurato nel Palazzo Ducale di Massa il calco del portale del Biduino

Il presidente Lorenzetti: “È un primo passo. Adesso occorre l’impegno di tutti per realizzarne una copia"

Dal 9 maggio 2019 nelle sale della ex presidenza del Palazzo Ducale di Massa, sede della Provincia di Massa-Carrara, si può tornare ad ammirare il calco del portale opera di Mastro Biduino che ornava l’ingresso della chiesa di San Leonardo al Frigido fino al finire del 1800.
Molte persone e autorità all’inaugurazione: al taglio del nastro del presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti, erano presenti il prefetto Paolo D’Attilio, il sindaco di Massa, Francesco Persiani, ma anche l’ex presidente della Provincia, Osvaldo Angeli e l’ex assessore alla cultura Lara Vené. È durante il loro mandato infatti che iniziò l’azione giudiziaria per consentire alla Provincia di tornare in possesso del calco, conclusa poi nel 2014 con la sottoscrizione di un accordo firmato dallo steso Angeli, che, nel frattempo per la nota vicenda della trasformazione delle province in enti di secondo livello, ne era diventato il commissario straordinario.
L’inaugurazione è stata preceduta da un incontro nella Sala della Resistenza dello stesso Palazzo.
“Sono particolarmente emozionato per questo momento – ha dichiarato il presidente Lorenzetti – perché ho capito quanto il tessuto massese tenesse a questo portale, un simbolo della nostra storia. Sono anche orgoglioso perché tutta l’operazione dell’allestimento è stata fatta al nostro interno, con l’operato dei nostri dipendenti”.
Lorenzetti ha ringraziato chi lo ha preceduto, l’ex presidente Angeli, assieme all’ex assessore Vené, ma anche l’ex presidente Buffoni che, prendendo la decisione di liberare le sale del piano nobile dove era un tempo la presidenza, ha reso possibile restituirle alla città anche con questo allestimento.
“È stato necessario anche un contenzioso chiuso con un accordo, ma oggi – ha precisato il presidente- vorrei uscire dalle polemiche su questo e altri aspetti e dire che tutti hanno contribuito con un piccolo pezzo a far sì che da oggi il calco sia esposto e ammirato, anche se è solo un calco.
È un primo passaggio – ha aggiunto Lorenzetti. Ora occorre continuare affinché con l’aiuto e il contributo di tutti, penso anche al Comune di Massa, si possa ricavarne una copia in marmo e travertino.
Oggi – ha concluso Lorenzetti – apriamo un’altra sala del palazzo alla città ma occorre fare di più e lancio da oggi un’idea e quello che deve essere un impegno nostro e della prefettura. Trovare soluzioni alternative per gli uffici e liberare definitivamente questo palazzo per restituirlo completamente alla città di Massa, magari perché ne possa nascere una sede museale stabile e farne il luogo culturale per eccellenza della città”.
Si sono succeduti poi gli interventi, da quello dello storico Franco Cardini  su “La Via Francigena nella Toscana occidentale”, a quello di  Massimo Bertozzi  (“Mastro Biduino: la rinascita della scultura nella Toscana Occidentale”), per finire con quello di Gabriella Olivieri su “Il portale della Chiesa di san Leonardo al Frigido e il Maestro Biduino”. Ha ciuso la mattinata un ricordo di Paolo Pelù fatto da Emanuele Bertocchi

Il portale

L’originale, come è noto, dopo un ‘vagabondare’ per diversi luoghi si trova adesso nella sede The Cloisters del Metropolitan Museum of Art di New York.
Ed è lì che verso la fine degli anni 80 del secolo scorso fu realizzato il calco, fatto eccezionale per il Met, ad opera dell’architetto Pier Luigi Zonder Mosti.
Adesso, dopo una vicenda giudiziaria conclusasi, come scritto sopra, negli anni scorsi con un accordo tra le parti, il calco può esser visibile, al momento, durante l’orario di apertura al pubblico degli uffici di Palazzo Ducale rivolgendosi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13, il martedì e il giovedì anche al pomeriggio, dalle 15 alle 17)
L’opera del Biduino fu collocata attorno al 1175 nella chiesa di San Leonardo al Frigido, a Massa, nel luogo in cui la Tavola Peuntigeriana registrava una mansio romana come Ad Tabernas Frigidas.
Lì rimase almeno fino al 1878, anno in cui la chiesa subì una parziale distruzione a causa di un terremoto. Da lì iniziò il viaggio, venduto dal proprietario della chiesa,  che ha visto transitare l’opera in diversi luoghi fino ad approdare negli anni sessanta del 1900 nella attuale sede.
In mezzo c’è stato anche il tentativo da parte della Amministrazione Provinciale di recuperare l’opera attraverso l’acquisto, ma lì’intento non andò a buon fine.

L’opera

Nell’architrave del portale è rappresentato l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme. Nello stipite  destra è raffigurato san Leonardo Confessore mentre in quello di sinistra è presente un dittico: il primo rappresenta l’Annunciazione di Maria, il secondo la visita di Elisabetta.

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