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I carabinieri celebrano la "Virgo Fidelis", patrona dell'Arma

Stamattina alle 10.00, presso il Duomo di Massa, alla presenza delle massime autorità civili e militari provinciali e cittadine e di una rappresentanza di Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri in servizio e in congedo, familiari, vedove ed orfani di militari deceduti, esponenti dell’Associazione Nazionale Carabinieri e delle altre associazioni combattentistiche e d’arma, oltre che degli Ordini Cavallereschi, è stata celebrata la ricorrenza della “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri.

Il rito religioso è stato officiato dal Vescovo della Diocesi di Massa Carrara e Pontremoli, Mons. Giovanni SANTUCCI che con la sua presenza ha conferito la massima solennità alla toccante cerimonia.

Ricorre oggi con la Virgo Fidelis anche il 78° anniversario dell’eroica battaglia di Culqualber, combattuta per l’eroica difesa di quel caposaldo dal 1° Battaglione Carabinieri e Zaptiè mobilitato, che il 21 novembre 1941 si sacrificò in una delle ultime cruente battaglie in terra d’Africa. Per quel fatto d’armi alla Bandiera dell’Arma fu concessa la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare. Quei caduti sono andati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace ed in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio.

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Oggi si celebra anche la “Giornata dell’Orfano” ed è proprio agli orfani, primi destinatari del dolore per le gravi perdite di affetto, che i Carabinieri vogliono rivolgere il loro più sentito pensiero. Ed è di loro che si occupa, con amorevole cura, l’Opera Nazionale Assistenza Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri.

L’O.N.A.O.M.A.C., che quest’anno celebra i 71 anni dalla sua fondazione, trae i suoi mezzi di finanziamento in gran parte dalle contribuzioni periodiche di circa 85.000 Carabinieri in servizio, da elargizioni da parte delle sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri e donazioni varie, aiuta gli oltre 1.100 orfani dei Carabinieri deceduti per cause di servizio e non, fornendo adeguati sussidi per la frequenza dei corsi di studio dall’infanzia al conseguimento della laurea, nonché di corsi di formazione e qualificazione, per facilitarne l’ingresso nel mondo del lavoro.

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