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I bilanci dei colossi sono in perdita, ma crescono le vendite sugli e-commerce

La pandemia da Covid-19 ha causato danni all’economia di tutto il mondo. Non c’è stato Paese che non abbia risentito delle conseguenze del lockdown e del calo sensibile dei consumi. In particolare, sono stati i grandi marchi a subire i danni peggiori: emblematico è il caso di Victoria’s Secret che ha dichiarato fallimento, o di Zara che si è vista costretta a chiudere oltre 1.000 negozi in tutto il mondo, come anche Starbucks che ha abbassato le saracinesche in 400 punti vendita. Perfino Nike, uno dei marchi più amati e conosciuti, ha dovuto fare ricorso a molti licenziamenti per limitare le perdite e ha annunciato un calo delle vendite del 38% per il trimestre chiuso a maggio.
L’impatto della pandemia sui grandi marchi
La crisi economica scatenata dalla pandemia da Coronavirus ha messo in difficoltà moltissime aziende, a partire da quelle più importanti e conosciute al mondo. Tra le principali troviamo due colossi dello sport: Adidas e Nike sono state tra le più danneggiate, registrando perdite vertiginose. Nike, in particolare, prevede una perdita di 700 milioni di euro nel 2020, a fronte di un utile di 882 milioni dell’anno precedente. Tuttavia, l’azienda americana ha fatto registrare dati record per le vendite online che sono cresciute del 75%. Molti consumatori, quindi, non hanno abbandonato il marchio, ma sono solo cambiate le loro abitudini d’acquisto a favore dei più grandi e-commerce, come successo con le scarpe Nike da uomo su YOOX e su altri portali simili. Per quanto riguarda invece Adidas, le previsioni parlano di un calo delle vendite del 40% rispetto al 2019, ma anche in questo caso gli store online hanno dato una mano a limitare le perdite economiche affermandosi come il canale d’acquisto prediletto dalle nuove generazioni.
Il boom dell’e-commerce nel 2020
Il lockdown è stato un periodo buio per tutti, durante il quale sono state sconvolte molte abitudini. Un’ancora di salvataggio, però, è stato l’e-commerce, grazie al quale non solo si può far arrivare la spesa giornaliera a casa propria, ma è anche possibile acquistare ogni genere di oggetto di consumo. La conseguenza principale è stata che, a fronte di un crollo delle vendite al dettaglio, l’e-commerce ha vissuto un periodo molto florido. Secondo l’Osservatorio eCommerce B2c, le vendite online cresceranno del +56% nel settore Food&Grocery e del +30% in quello dell’arredamento ma non saranno da meno anche le farmacie e lo sport. Dopo essere stato per anni un canale di vendita secondario, l’e-commerce si propone come nuova realtà della vita post pandemia, tanto che, sempre secondo i dati dell’Osservatorio, il valore degli acquisti effettuati online supererà i 22 miliardi di euro, crescendo del +26% rispetto all’anno precedente. Un incremento record che vale 4,7 miliardi in un solo anno e che ha visto, ancora una volta, gli smartphone come principali device tramite cui effettuare gli acquisti online con il 56% del totale. Se la tendenza sarà confermata anche nel secondo semestre del 2020, lo shopping online tramite smartphone raggiungerà i 12,8 miliardi di euro, ovvero un 42% in più rispetto al 2019.

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