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Giovani Democratici Massa Carrara: tagli improponibili all'organico scolastico nella provincia

“In un momento di emergenza come quello in cui ci troviamo l’ambiente scolastico ha subito in poco tempo una trasformazione radicale, avvenuta anche grazie alla volontà di professori di qualunque ordine e grado che hanno retto un sistema già in forte difficoltà, fra strutture non propriamente adeguate e fondi sempre più ridotti. In tutto questo ciò che non ci si aspettava erano dei tagli al personale scolastico che, malgrado le rassicurazioni del Governo, sono arrivati in maniera molto dura sulla nostra provincia“. Ad affermarlo sono il segretario provinciale dei Giovani Democratici di Massa Carrara Francesco Di Capita, Alessandro Bronzini, responsabile Scuola dei GD di Massa Carrara e Francesco Ducci, dei GD di Carrara e coordinatore tavolo “Attivo Scuola” GD Toscana.
“La scuola, uno dei cardini della nostra società – proseguono – è un punto di riferimento per molti, dagli studenti che vi apprendono ai docenti che vi insegnano. Ma non solo. Il periodo recente ha dimostrato come la scuola sia anche un appoggio importante alla vita famigliare: l’emergenza ha provocato non pochi problemi ai genitori che, lavorando, non hanno sempre il tempo di seguire i propri figli nelle attività di apprendimento. Proprio per questo il ruolo di docente, che racchiude in se la figura di insegnante e soprattutto di educatore, ha un peso non ininfluente.
In questi giorni è stata confermata una riduzione ingiustificata dell’organico in provincia, soprattutto se paragonati ad altre province toscane. La comunità scolastica si è mostrata quasi unanime, definendo i suddetti tagli inopportuni e rischiosi. Proprio in vista del rientro a settembre per il nuovo anno scolastico, la diminuzione del personale didattico ha una chiara conseguenza: l’accorpamento delle classi. Questo comporterà un maggior numero di studenti all’interno delle aule, non facilitando in alcun modo l’introduzione delle misure di sicurezza appropriate per evitare il diffondersi del contagio.
Una riapertura efficiente delle scuole, sicuramente non con meno insegnanti, provvederebbe anche a garantire uno tra i diritti più importanti: il diritto all’Istruzione. Sono molti purtroppo gli studenti che per varie problematiche, quali scarsità di strumenti digitali o connessione a internet, non sono stati raggiunti dalla didattica a distanza, andando a generare una disparità difficilmente colmabile.
Quindi, come mai si parla di didattica a doppio turno o didattica alternata e invece nella nostra provincia vengono tagliati i posti di lavoro dei docenti, andando inevitabilmente incontro alle cosiddette classi pollaio?”.

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