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Festa della Toscana: appuntamenti anche in Lunigiana per il progetto “Ancora Ascolto una Rosa”

Si ispira al titolo di una poesia di Sibilla Aleramo, figura di rilievo per l’affermazione dei diritti delle donne, “Ancora ascolto una rosa” il progetto che, presentato dall’Istituto Valorizzazione Castelli in collaborazione con la Consigliera di Parità della Provincia di Massa-Carrara, celebra la Festa della Toscana e si concretizza in una rassegna di quattro incontri che abbracciano tutto il territorio provinciale e che hanno lo scopo  di superare il linguaggio dell’odio, in particolare quello sessista, e lo fa  delineando un ritratto della realtà che aiuti a decostruire i modelli e gli stereotipi di genere attraverso il racconto di un mondo femminile spesso poco conosciuto.

Se è vero che studi condotti e pubblicati da Amnesty international attraverso il Barometro dell’odio e da altri istituti evidenziano come le donne risultino ancora i bersagli privilegiati del linguaggio dell’odio e in particolare le donne lavoratrici e le donne che si contraddistinguono in determinati ambiti della società come è possibile combattere quel tipo di linguaggio? Superando i modelli negativi che ingabbiano in stereotipi l’universo femminile mettendo in risalto quelli positivi che invece ne esaltano le capacità.

È quello che si prefigge per l’appunto “Ancora ascolto una rosa”.

A presentare l’iniziativa alla stampa nel Palazzo Ducale di Massa, sede  della Provincia di Massa-Carrara, sono stati il presidente dell’IVC, Corrado Lattanzi, la Consigliera provinciale di parità, Diana Tazzini, la vice presidente della Provincia di Massa-Carrara, Elisabetta Sordi, il consigliere regionale Giacomo BuglianiFrancesca Guastalli, per il comune di Bagnone e Clara Cavellini per quello di Pontremoli.

“È una scelta di campo quella che abbiamo fatto quest’anno all’interno della Festa della Toscana, la ricorrenza che ci rammenta come la nostra Regione sia tra le prime in materia di diritti civili, con la soppressione della pena di morte da parte di Leopoldo – ha detto il presidente Ivc Lattanzi – e ci sembra importante farlo con una iniziativa declinata al femminile che vuole essere di lotta all’incitamento all’odio: quattro donne importanti per la cultura e la scienza che racconteranno di sé in quattro incontri: quattro figure che allontanandosi dagli stereotipi ci faranno allontanare dall’odio”.

“Perché si odia e poi perché si odiano le donne? – è la domanda che ha posto Diana Tazzini, consigliera provinciale di parità. Si odia perché l’essere umano, messo in determinati contesti ed avendo la possibilità di agire indisturbato, è in grado di esprimere quel lato di sé che di umano non ha neanche il sentore: lo vediamo quotidianamente sui social, dove gli “odiatori” sentendosi al sicuro dietro ad uno schermo e con l’identità relativamente segreta, sono capaci di vomitare gli insulti più ingiuriosi nei confronti delle donne.

L’ espressione massima del linguaggio dell’odio è probabilmente il fenomeno del revenge porn che nasce proprio dal tipo di potere che l’uomo pensa di avere sulla donna. Il revenge porn come espressione del linguaggio dell’odio è un fenomeno socio culturale che rievoca sentimenti di possesso e sottomissione. E’ un fenomeno che va studiato dal punto di vista socio-culturale, giuridico ma anche psicologico, per cercarne le cause e le soluzioni, perchè il linguaggio dell’odio sessista e social che sta dietro al revenge porn, ma non solo, è uno stupro di gruppo virtuale”.

“Il tema della lotta all’odio è importante per l’attualità che stiamo vivendo – ha dichiarato Elisabetta Sordi, vice presidente della Provincia di Massa-Carrara e delegata alle pari opportunità. La cronaca ci racconta l’odio che diventa distruzione quando è rivolto alle donne che in stato di guerra si trovano a combattere come cittadine e come donne.

Una iniziativa come questa porta avanti il messaggio che per contrastare l’odio la scelta è quella di portare avanti modelli positivi con storie di donne che hanno portato avanti qualcosa di importante con le loro capacità”.

“Il bando del consiglio regionale legato alla Festa della Toscana – ha aggiunto il consigliere reginale Giacomo Bugliani – all’interno del quale l’Ivc ha presentato il suo progetto ottenendo il finanziamento, ci ricorda quel grande momento di civiltà che ha portato la nostra Regione ad essere una sorta di culla dei diritti. Il tema del linguaggio dell’odio scelto per questa iniziativa registra una crescita considerevole soprattutto perché legata all’evoluzione dei mezzi di comunicazione e all’espandersi della rete anche se oggi abbiamo gli strumenti per reagire a quello che avviene nella rete.

Iniziative come questa vi contribuiscono dimostrando che la reazione migliore al linguaggio dell’odio è quella di mostrare  le grandi potenzialità delle donne”.

La rassegna, un ciclo di quattro incontri si apre domenica 10 aprile 2022 alle 21.30 al teatro Quartieri di Bagnone con il duo formato da Max De Aloe all’armonica cromatica e fisarmonica e dalla pianista Eugenia Canale che presenteranno un concerto dedicato alle compositrici, figure ancora ai margini nel mondo musicale, che hanno dato il loro contributo per i diritti delle donne in ambito artistico: da Corilla Olimpica a Carla Bley, da Peggy Stern a Marian McPartland, da Björk a Emily Remler e Chiquinha Gonzaga, per arrivare a Eugenia Canale e alla nostra Barbara Casini.

Seguiranno 2 incontri dedicati a due donne massesi, eccellenze toscane nel campo del giornalismo e della medicina: sabato 30 aprile ore 18.00 Villa Schiff Giorgini – Montignoso Chiara Iacconi, senologa selezionata dalla Società Europea di Senologia a rappresentare l’Europa al Congresso Internazionale della Radiological Society of North America (RSNA), autrice di numerosi lavori scientifici in ambito senologico

Venerdì 3 giugno ore 11.00 Palazzo Ducale – Massa Giulia Bosetti, giornalista, inviata e autrice di inchieste per “Presa Diretta” di Rai 3, vincitrice di numerosissimi premi giornalistici e recentemente del Premio Colombe d’oro per la Pace.

La rassegna si chiude a Pontremoli domenica 19 giugno alle 21.30 con Margherita Dogliani che presenterà “vite pensanti” un progetto nato dalla collaborazione con l’atelier la Maison delle Donne per diffondere il pensiero delle donne che nella storia, nella letteratura hanno contribuito alla crescita umana, sociale e culturale.

Per info e prenotazioni (consigliate) [email protected]

Redazione
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