Un boato nella notte ha scosso la tranquillità di Terrarossa. Lunedì sera, intorno alle 23, un’esplosione si è verificata nel Giardino del Ricordo, lo stesso luogo dove poche ore prima l’amministrazione comunale aveva commemorato le vittime delle foibe insieme ad un gruppo di studenti.
Il sindaco Renzo Martelloni si dice sconcertato: “Mi chiedo come possano accadere atti simili, proprio in tempi in cui il ricordo e l’educazione alla memoria sono più che mai necessari. L’indagine è in corso e non sappiamo ancora se si sia trattato di un ordigno artigianale o di semplici petardi, ma resta la gravità di un gesto che deve far riflettere”. Il primo cittadino ha ringraziato l’Unità Operativa Mobile Radio di Pontremoli e il Comando di Licciana Nardi per l’intervento tempestivo.
Sul posto, poco dopo l’esplosione, sono arrivati anche il vicesindaco Omar Tognini e l’assessore alla Protezione Civile, Marco Guidi. “Proprio la mattina dello stesso giorno, nel Giorno del Ricordo, avevamo condiviso con i ragazzi la memoria di una tragedia che riguarda tutta l’Italia”, ha dichiarato Tognini. “Questo episodio non deve scoraggiarci, ma rafforzare il nostro impegno contro ogni forma di violenza, negazionismo e intimidazione”.
I Carabinieri, affiancati dai Vigili del Fuoco, hanno messo in sicurezza l’area e avviato le indagini. Nessuno avrebbe assistito direttamente all’accaduto, ma l’esplosione è stata avvertita distintamente anche nei borghi vicini. Fortunatamente, non si registrano danni a persone o proprietà.
L’episodio ha suscitato la reazione anche dell’opposizione. Il capogruppo di minoranza, Francesco Micheli, ha espresso una ferma condanna: “Indipendentemente dalla natura dell’ordigno, è evidente che il luogo e il momento siano stati scelti deliberatamente. Il Giorno del Ricordo appartiene a tutta la nostra storia e non può essere divisivo”.
Il sindaco Martelloni, infine, ha voluto rassicurare i cittadini: “Il territorio è costantemente monitorato e l’intervento immediato delle forze dell’ordine lo dimostra. Possiamo e dobbiamo fare di più, e siamo aperti a proposte e segnalazioni da parte di tutti”.
Le indagini proseguono per chiarire la dinamica e le motivazioni dietro l’accaduto.