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Monoblocco Carrara, Comitato Primo Soccorso: “Dal decalogo delle Istituzioni, primo: Mantenere gli Impegni”

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa dal Comitato “Primo Soccorso e Urgenza Carrara:


Con quale faccia! Questa l’esclamazione che suscitano in Noi le notizie non notizie che oggi, 24 marzo dell’anno della pandemia 2021, sono comparse sui giornali connotate da toni trionfalistici.

Naturalmente pensiamo ai Vertici ASL, in particolare alla Direttrice Generale dott. ssa Casani, ma anche al nostro Sindaco, che da tempo il Comitato Primo Soccorso e Urgenza esorta a esporre pubblicamente la tematica del Monoblocco. Soprattutto dopo che nel giugno 2020 era stata data la notizia “informale” di un Progetto, bello, costoso, che riproponeva un Miniblocco accanto al Monoblocco da decapitare di alcuni (quanti?) piani, con una operazione chirurgica straordinaria tipo quella che inizialmente lo vedeva abbattuto tutto fino al piano R escluso.

Ci vollero le numerose firme raccolte con impegno a fine 2019 dal nostro Comitato per arrestare la chiusura del monoblocco, tagliato o non, per dare vita alla palazzina a 3 piani tutta tecnologia. Sempre a fine 2019 il Consiglio comunale, dopo un dialogo a dir poco paradossale tra ASL e Sindaco, con il siparietto comico dello scambio di accuse su Chi voleva abbattere per primo il monoblocco, prese l’impegno di verificare tempi, modalità e risorse per il mantenimento del Monoblocco, nella sua interezza. Tempo ne passò, come noto, con l’intervenire di una terribile pandemia, che dissolse tempi e impegni. Invece di incontri con l’assessore alla sanità di allora Saccardi, si vide frequentemente il governatore Rossi accompagnato dalla fida direttrice generale ASL Nord Ovest, che parlò di nuovi assetti nel distretto sanitario, dopo un via vai di visite e interviste perentorie. Ma d’altra parte quale voce politica del Territorio si faceva sentire con decisione e chiarezza? A parte l’onorevole Ferri e il senatore Totaro chi dei decisori politici si era esposto contro le scelte autoritarie di ASL? Tutti a parlare del Monoblocco, W il Monoblocco!, mentre si lasciava decidere ASL in solitudine senza una minima condivisione da parte della Collettività senza un minimo passaggio istituzionale, che riportasse la problematica relativa al Monoblocco nella sede opportuna: Consiglio Comunale di Carrara e Commissioni preparatorie. Intanto servizi sanitari fermi come la famosa Risonanza Magnetica, che da sola basta a configurare il basso livello, anche di credibilità, a cui è scesa la Sanità pubblica a Carrara e nella Provincia. Una Provincia piccola, divisa e resa afona dalla incapacità dei Decisori politici di guardare al futuro, utilizzando almeno i tanti errori del passato, che stiamo ancora subendo: con il PAL totalmente disatteso e quella serie infinita di fallimenti che vede, con la Risonanza Magnetica inutilizzata da “secoli” nel vecchio ospedale di Massa, una Medicina Nucleare arbitrariamente trasferita in locali da edificare nei giardini dietro al NOA, anziché all’interno del percorso oncologico al Monoblocco, nessun Punto di Primo Soccorso integrato con Emergenza Territoriale, Niente Scuola Infermieri e zero RSA a Fossone. Inutile andare avanti.

Con queste premesse si dovrebbe applaudire sorridendo perché dalla finestra rientra il progetto demolitivo del Monoblocco con la Palazzina stavolta più ampia (generosamente) che integrerebbe gli spazi che il Monoblocco non può offrire. Nessun contraddittorio su questo, naturalmente, come sui padiglioni di Monterosso, che possono essere utilizzati solo come ASL decide. Altro che Polo Sanitario! Pare evidente che solo il timore degli esiti elettorali ha fermato i progetti demolitori, per poi farli ripartire, magari ritoccati, mentre sono evocati interventi di milioni di euro per la cosiddetta Rinascita.

INAFFIDABILI! Con Soggetti inaffidabili è pressoché impossibile una interlocuzione e un dialogo costruttivo per parlare di impegni, ovviamente da mantenere. Non da ridicolizzare perché il tempo è passato e quello che non è stato chiuso o demolito non si riapre più. Almeno qui a Carrara.

Qui a Carrara dove la Cittadinanza non vuole nessuna “ricompensa”, sig. Sindaco, ma solo le strutture necessarie a garantire la Sanità Pubblica. Qui a Carrara dove l’Amministrazione che tra poco, circa un anno, terminerà il suo mandato non può certo essere in grado di “vigilare”, come Lei dice, ovvero di garantire il mantenimento di progetti di ampio respiro temporale. Progetti, peraltro, contrari a quanto garantito istituzionalmente.

Attendiamo per questo che le varie Rappresentanze politiche si esprimano chiaramente nelle sedi opportune su questo strano Progetto, imposto senza contraddittori e spiegazioni, esponendo le loro valutazioni senza lasciare spazio a dubbio alcuno. A maggio 2022 gli Esponenti politici nel chiedere consensi saranno giudicati dai Cittadini elettori anche su e per questo.

Con quale faccia chiederà il voto chi prende impegni e poi li disattende? Lo capiremo solo vivendo.

Redazione
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