8 comuni su 10 della provincia di Massa Carrara hanno già deliberato il sostegno alla battaglia contro il cibo sintetico di Coldiretti e Filiera Italia per chiedere una legge di iniziativa popolare che ne vieti la produzione e la vendita in Italia. Altri lo faranno nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.
A tracciare un primo bilancio della campagna di adesione è Coldiretti Massa Carrara che ringrazia sindaci ed amministratori che hanno deciso di affiancare le imprese agricole ed i consumatori in questa battaglia epocale. La minaccia non è mai stata così reale. Non c’è solo la carne prodotta in laboratorio, che negli Stati Uniti è già stata autorizzata, sulle nostre tavole potrebbe arrivare presto anche il latte ed il formaggio “senza mucche” ed il pesce senza mari, laghi e fiumi.
“ll cibo sintetico non è sostenibile, nessuno infatti racconta che è fatto con un bio reattore e che le particelle emesse in atmosfera rimangono lì per millenni. Però poi si demonizza la zootecnia e gli allevamenti che sono una eccellenza unica, oggi siamo l’agricoltura più sostenibile al mondo e un punto di riferimento. La verità sulla carne in vitro che non viene pubblicizzata è che non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo – spiega Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara – Nel 2023 potrebbero essere già presentate le prime richieste per portare sulle tavole in Europa la carne prodotta in laboratorio: scenario che siamo pronti a contrastare anche grazie a tanti cittadini così come tante amministrazioni ed istituzioni, a partire dal consiglio regionale della Toscana, che hanno deliberato o lo faranno a sostegno della nostra petizione. In questi mesi abbiamo raccolto solo in tutte le province 35 mila firme, migliaia nella sola provincia di Massa Carrara. Questa è una guerra che non possiamo perdere. E che non perderemo se avremo i cittadini e le comunità dalla nostra parte”.
In provincia di Massa Carrara i comuni che hanno già deliberato sono Bagnone, Casola in Lunigiana, Filattiera, Fivizzano, Massa, Mulazzo, Pontremoli, Zeri, Podenzana, Tresana, Comano, Licciana Nardi e Villafranca. Altri si aggiungeranno nelle prossime settimane. Il cibo sintetico è un colossale business.
Gli investimenti in questo settore stanno crescendo molto – evidenzia Coldiretti Massa Carrara – sostenuti da diversi protagonisti del settore hi tech e della nuova finanza mondiale, da Bill Gates (fondatore di Microsoft) ad Eric Schmidt (cofondatore di Google), da Peter Thiel (co-fondatore di PayPal) a Marc Andreessen (fondatore di Netscape), da Jerry Yang (co-fondatore di Yahoo!) a Vinod Khosla (Sun Microsystems).
Per la carne artificiale solo nel 2021 sono stati raccolti 1,4 miliardi di dollari, con una crescita – sottolinea Coldiretti – del 23mila% rispetto al 2016. Per Coldiretti Massa Carrara si tratta di fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera Made in Italy con la produzione di cibo che rischia di finire in poche mani.
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