Le Borse continuano a salire con gradualità e senza troppi scossoni. Piazza Affari ha chiuso la settimana rafforzando la sua “maglia rosa” europea, senza farsi ostacolare dai nuovi dati (in rialzo) dell’inflazione americana. E lasciandosi ancora una volta trainare dai titoli finanziari
Continua la lenta progressione delle Borse. La leggera crescita dell’inflazione americana non sposta le aspettative dei mercati sull’inizio della discesa dei tassi Fed, probabilmente in estate. Milano e le altre Borse hanno praticamente ignorato il cosiddetto “giorno delle quattro streghe, una data che si presenta quattro volte l’anno e che vede la scadenza contemporanea di future e opzioni sugli indici azionari e sui singoli titoli, con un forte rischio di volatilità,
Di solito, le “quattro streghe” fanno paura alle Borse quando i mercati sono già volatili. Grazie al nuovo rally dei bancari, i titoli borsistici italiani stanno marciando in sicurezza. La performance di oltre oceano, che avrebbe potuto spingere di più piazza Affari, ha coinvolto soprattutto i sette big tecnologici. Proprio New York ha assistito al crollo di uno storico titolo Ict, Adobe, i cui servizi di fotoritocco sono intaccati dalla valanga-intelligenza artificiale. Siamo ormai giunti alla prima, grande resa dei conti fra informatica “tradizionale” e nuova tecnologia.
I dati economici non si stanno rivelando particolarmente brillanti, ma in Borsa contano di più gli utili, che appaiono soddisfacenti. Ora attendiamo maggio, che molto spesso si rivela un mese negativo (sell in May and go away,). Tornando ai tassi, la banca centrale di Tokyo ha alzato ieri il costo del denaro da -0,1% alla fascia compresa tra lo 0% e lo 0,1%. Il ritocco ha effetti praticamente impercettibili, ma ha un aspetto simbolico: l’ultimo rialzo di Tokyo era avvenuto nel 2007, mentre la permanenza sotto zero resisteva dal 2016. Inoltre, la mossa avviene in controtendenza rispetto alle decisioni attese in Europa e Stati Uniti.
Swisscom, per il maxi importo di 8 miliardi di euro, acquisirà il 100% di Vodafone Italia che nel 2025 verrà integrata in Fastweb. Vodafone abbandona un mercato saturo come quello italiano per investire in mercati emergenti. Quando sparisce un competitor occorre sempre stare all’erta, soprattutto sul versante tariffario. Staremo a vedere.
Nuovo successo per le proteste dei trattori: la Commissione Europea (con un’astuta mossa pre-elettorale) ha redatto alcune proposte per accantonare l’obbligo dei terreni a riposo, introducendo incentivi a chi lo farà per libera scelta. Un passo indietro, dunque, da parte del dirigismo radicale dell’Ue, i cui diktat possono trasformarsi in norme ammazza-economia o in grida manzoniane, che nessuno poi rispetta.
Restano ancora importanti partite aperte: l’addio alle auto con motore endotermico, e l’ultima trovata, che riguarda l’obbligo di ristrutturare case meno “verdi” – con il divieto per gli inadempienti di affittare o vendere immobili in classi energetiche basse, a partire dal 2030. Anche in questo caso, l’Ue non potrà che ripensare questa misura. L’Europa, con i suoi 300 milioni di abitanti, sulla transizione ecologica conta poco rispetto a Paesi come India, Cina e Stati Uniti ancora lontani dal seguire strategie ecologiche.