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Prosegue la rotazione settoriale: ora sorride il settore assicurativo

Mentre la Borsa di Milano chiude in attivo, ma sempre in un’ottica di trading range, a fare la fiammata è Unipol, con un balzo del 21%. Con la fusione interna, il gruppo bolognese accorcia la catena di comando e rinforza le difese per evitare eventuali scalate ostili, offrendo soddisfazione ai suoi investitori. Soffre Eni, che però ha ottime prospettive di rilancio

Dopo il balzo che l’ha portata sui livelli di giugno 2008, la Borsa ha chiuso la scorsa settimana su toni cauti, ma riportando comunque il miglior dato in Europa. Il trading range e la rotazione settoriale del periodo rendono difficile identificare un ambito su cui puntare. Questa volta è stato il mondo assicurativo a sorridere, grazie al +21% di Unipol che, con l’acquisizione interna di UnipolSai, accorcia la catena di comando e rinforza le difese per evitare eventuali scalate ostili. Eni invece cala, per la riduzione degli utili 2023. Nessun allarme, però: i gruppi energetici e petroliferi, che oggi sembrano in difficoltà, potrebbero restituire ottimi dividendi la prossima primavera. A influenzare le Borse sono stati i dati di gennaio sull’inflazione americana in crescita. Questo potrebbe convincere la Fed ad attendere ancora prima di iniziare la riduzione del costo del denaro. Per ora è la Banca centrale cinese a tagliare i tassi per cercare rallentare la deriva economica e dare sollievo al mercato immobiliare in crisi. Il petrolio ha mostrato un andamento altalenante. I metalli invece sono nel mezzo di un trading range molto stretto: il loro prezzo riflette una domanda scarsa dell’industria, dovuta alla crisi dei giganti europeo e cinese. L’oro rimane appena oltre quota 2.000. Con il calo dell’inflazione sembra più conveniente mantenerne una quantità minima, come “assicurazione” contro eventuali episodi di volatilità causati da crisi geopolitiche. Sul fronte sportivo, la Juventus ha annunciato un bilancio con una perdita che praticamente triplica i passivi precedenti a causa della mancata partecipazione della prima squadra alle competizioni Uefa. L’aumento di capitale, a quanto si vede, non è stato sufficiente per intaccare il rosso. La risposta a questi dati dovrebbe risiedere in un organico fair play finanziario, come ha fatto il Napoli che ha ceduto Kim al Bayern ed è la miglior squadra italiana per bilanci.

Un commento di Schroders ha evidenziato che il fenomeno dei buyback è in piena salute: nel 2022 e 2023, molte aziende europee, ma anche giapponesi, hanno riacquistato i loro titoli in misura maggiore rispetto al solito. Questi fenomeni accadono quando i consigli di amministrazione vedono una decisa sottovalutazione dei titoli rispetto al minimo del mercato.

Sul fronte dei trasporti, sbarca a Milano un nuovo brand aereo – BeOnd – che offre ai suoi passeggeri solo viaggi in classe premium, dimostrando che Milano è ancora in grado di attirare capitali.

L’Antitrust Ue ha invece posto, per l’avvio operativo della nuova Ita targata Lufthansa, condizioni definite draconiane, tra cui la cessione di slot e di rotte e l’assistenza alle compagnie aeree che subentreranno. Questi obblighi ovviamente non piacciono perchè coinvolgono anche società extra-europee, quindi più difficili da inglobare nell’accordo. E’ probabile che alla fine venga raggiunto un compromesso accettabile.

Carlo Vedani
Carlo Vedanihttps://alicantocapital.com/
Collaboratore. Amministratore delegato di Alicanto Capital
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