Il Club Alpino Italiano di Massa condanna l’azione che ha portato al danneggiamento di mezzi meccanici all’interno della cava dell’Acqua Bianca in Carcaraia nel comune di Minucciano.
“Nello stesso tempo – afferma il Cai – prendiamo le distanze da coloro che in modo imprudente provano a collegare l’accaduto con le legittime contestazioni ambientali legate alle attività di escavazione.
Riteniamo che non ci sia alcuna correlazione tra quello che è successo in cava Acqua Bianca e il diritto alla salvaguardia dell’ambiente.
Fare dichiarazioni del genere mentre l’indagine è aperta e le forze dell’ordine stanno approfondendo quanto è accaduto non contribuisce certo a rendere sereno il clima e soprattutto non contribuisce a determinare la verità.
Purtroppo dobbiamo constatare che nel versante Garfagnino delle alpi Apuane è il terzo atto ‘anomalo’ negli ultimi 8 mesi che coinvolge attori del mondo dell’escavazione.
Come Club Alpino Italiano non ci permettiamo né di fare illazioni sugli esecutori, né tanto meno sulle modalità con le quali l’atto si è consumato: certamente quel tipo di azione non rientra nella cultura di azione degli ambientalisti“.