È iniziato dalla memoria il programma di iniziative per il ventennale del Centro Icaro di Licciana Nardi con lo spettacolo andato in scena giovedì mattina. Realizzato nell’ambito del progetto Fili Resistenti in collaborazione con ANPI Licciana Nardi e Tresana, l’evento era rivolto alle classi terze dell’I.C. Cocchi di Licciana Nardi, scuola con cui da tempo il centro collabora. Al centro la figura di Irena Sendler, assistente sociale e infermiera passata alla storia per aver portato in salvo 2500 bambini dal ghetto di Varsavia.
“L’idea – spiegano gli educatori Matteo Ratti, Valentina Serradori e Lorenzo Antoniotti – è nata nel corso di una ricerca per un progetto e dalla visione di un monologo di Enrico Brignani, questo in chiave comica. Quello che abbiamo fatto è stato riscrivere i fatti mescolando le fonti ad elementi di scena, sonori e video per offrire uno spazio di riflessione che fosse anche esperienza”.
“Il valore della storia – proseguono – parla da solo: l’umanità che salva vite future è un tema che colpisce e commuove sia noi sia chi partecipa. Incontrare e lavorare con le scuole, per Icaro, è una prerogativa, da sempre voluta e cercata. In questi vent’anni sentiamo di poter dire di aver consolidato una rete generativa che grazie alle relazioni con istituti, referenti, insegnanti favorisce la costruzione di quel tipo di comunità educante, missione di Icaro e della Società della Salute tutta”.
Concorde il presidente dell’SdS Roberto Valettini parla dell’evento come di un momento importante per conoscere e riattivare la storia “per ricordare e ‘rivivere’ una fase tragica. Senza conoscenza non è possibile avere memoria né apprezzare la diversa condizione di oggi, di libertà e democrazia. Abbiamo il compito di passare vivo ai giovani il testimone di quella dolorosa esperienza, anche per costruire, insieme, un futuro di maggior pace e umanità. In questo senso, il Centro Icaro rappresenta una realtà esemplare, dimostrata dal 2005 in molte e diverse attività”.
Convinte di questo anche tutti i partner: dalle insegnanti sempre partecipi ai rappresentanti delle due ANPI, Pinuccia Landini per Licciana Nardi e Emanuele Fregosi per Tresana. Per tutti l’appuntamento è stata un’occasione per riflettere con chi sarà futuro di temi oggi più che mai preziosi come quelli della Memoria, della Resistenza, a ottant’anni dalla Liberazione e nel difficile contesto di fragilità contemporanea. Ragionare per simboli e storie è modalità spesso prediletta, veicolo facile di messaggi positivi e pensiero critico, chiave di attuale resistenza. “Gli alunni – dicono le insegnanti – hanno ascoltato attenti ed emozionati la storia, ritornando sia lì che dopo sulle questioni emerse, compresi simboli e scenografia”. Tutto ciò va di pari passo con l’impegno delle locali ANPI ancora oggi impegnate nella diffusione di sguardi lungimiranti in contrasto al male e all’indifferenza: un grazie speciale a Giuseppe Chiappini, presidente dell’Associazione Invalidi e Mutilati di Guerra.