28 Marzo 2024, giovedì
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Bugliani a ruota libera sull'esclusione dalla Giunta Regionale, ecco cosa ha detto

Inizio abbastanza tempestoso per il consiglio regionale della Toscana. Disguidi all’interno della maggioranza hanno portato a ritardi nell’avvio della seconda seduta, mentre era già chiaro che la Giunta di governo non avrebbe compreso nessun eletto della provincia di Massa Carrara. Un duro colpo da mandare giù per Giacomo Bugliani e per i suoi oltre 16mila elettori che avevano fermamente sperato e creduto nelle rassicurazioni di Eugenio Giani in campagna elettorale.
Dopo le prime titubanze sui nomi da inserire arrivano i primi veti e i primi disaccordi e le alleanze di partito fanno sì che Stefania Saccardi (Italia Viva) entri come vicepresidente completando tutti i posti a disposizione della Giunta.
Nei primi giorni dopo la formazione della squadra, Bugliani ha preferito non esprimere alcun giudizio, poi una volta resa nota la situazione in consiglio regionale ha radunato la stampa e  i suoi elettori in piazza Aranci a Massa.
Cos’ha detto il neo-consigliere? Ha espresso il dispiacere per quanto accaduto. Dalle sue parole emerge chiaramente lo sconforto di aver lottato come un leone per la propria squadra senza poi ottenere un riconoscimento, o meglio “una sconfitta” come sostiene nel suo discorso di poco più di 15 minuti.
Dispiacere per non poter rappresentare la provincia e la Lunigiana direttamente nella Giunta regionale. Resta il posto a Firenze, certo, ma con una relativa possibilità di far parte degli schemi di “gioco” della Regione. Bugliani però non si dà per vinto, resta ancora la possibilità di assumere un ruolo di consigliere delegato in un ruolo di peso come quello del bilancio e non è escluso che, come ventilato nei giorni precedenti, Giani ripieghi su tale incarico per ovviare alla mancata investitura da Assessore Regionale.
Bugliani non accenna alcuna resa, anzi, promette che continuerà a portare la voce della “sua gente” in una sala forse troppo Firenze-centrica, mantenendo sempre lo stile che lo contraddistingue, la fiera appartenenza ad un partito e una rivendicata libertà di poter decidere e scegliere come rappresentare i propri elettori. E la gente è con lui.

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